HATE: Save Us
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11/12/2020Un sogno che si avvera dopo trenta e più anni. Potremmo definire in questa maniera la storia di questa hard rock band genovese nata a metà degli anni '80 e addirittura considerati come headliner in un concerto con Sabotage e Necrodeath. Poi a causa di varie vicissitudini arriva lo scioglimento nel 1989 ma nel 2018 finalmente vede la luce il loro cd di esordio, un hard rock old style perfezionato con l'uscita in questi giorni del loro sequel. Caratteristica del combo è una certa poliedricità, sempre muovendosi in lungo e in largo su sonorità assai classiche con brani ben assemblati dalla buona propensione melodica riuscendo a far breccia nell'animo dell'ascoltatore, semplici ma ricchi di gusto e sentimento. Non possiamo parlare di una produzione roboante, ma pur sempre equilibrata e in grado di fornire il giusto sostegno alle qualità tecniche individuali, sicuramente di buon livello. Spiccano le molteplici influenze, legate al periodo storico collocato tra i '70 e gli '80, tra hard rock e blues ("The Choice", "First Love"), forti reminiscenze zeppelliniane ("Higher"), un tributo ai Kiss nella buonissima “Hot And Dangerous" squarci di pura melodia nella ballad "I'll Be There" per poi concludere più che degnamente l'opera con la lunga title track dai chiari influssi gospel. Un cd da tenere in assoluta considerazione, degno riconoscimento per una band che a causa di circostanze davvero sfortunate ha ottenuto una minima parte di ciò che avrebbero abbondantemente meritato.
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