HATE: MORPHOSIS
data
18/07/2008Ancora una volta ringraziamo Satana (visto l'ambito non possiamo proprio dire Dio) dell'esistenza della Polonia, che può vantare una scena metal in notevolissimo fermento, con nomi del calibro di Graveland, Behemoth, Vader, Crionics, Decapitated e molto altro ancora. Beh, da un paio di album a questa parte anche gli Hate entrano di diritto nell'elenco di tutti quei musicisti che costituiscono la scena. I nostri hanno esordito sfoderando un potente quanto scontato Death alla Deicide, stile abbandonato nell'album precedente, che ha visto la svolta consolidatasi in questa sede. Qui, infatti, gli Hate hanno metabolizzato la 'rivoluzione' di tre anni fa, affinandone i contenuti e molti aspetti tecnici. Adesso la band propone un Death/black tiratissimo, pieno di riferimenti ai Behemoth (riff, batteria, solistica) e ai Crionics. Eh si, cito questi ultimi perchè gli Hate hanno infarcito il loro sound di sapienti innesti industrial e dal sapore ambient, che rendono ancora più pregevole e originale la proposta. Quindi brani come la mazzata iniziale "Threnody", imprevedibile e feroce blast beat intervallato da assurde e improvvise decelerazioni, brillano per il loro valore compositivo e l'imprevedibilità del suo riffing, tecnico, serratissimo ma con guizzi improvvisi e imprevedibilmente geniali. Le chitarre in particolare sono un elemento di forza dell'album, con le dissonanze, i chiaroscuri e le studiatissime geometrie. Altro brano ben riuscito la dirompente e multi-tempo "Catharsis", con il suo annicchilente riffing e i suoi numerosi stacchetti, in puro stile Morbid Angel, capace di spiazzare con le armonie dei suoi mid tempos e la potenza dei suoi blast beat, costruite in un crescendo apocalittico. E ben poco c'è da dire sulla lenta e intensa chiusura affidata a "Erased", che con l'atmosfericità dei synth e il drumming lento e scandito rappresenta la chiusa ideale, dopo tanta violenza. Possiamo tranquillamente dire che 'Morphosis' sia l'album della maturità degli Hate, che in questa maniera si guadagnano, a pieno diritto, lo status di band cazzuta e fuori dagli schemi. Da avere.
Commenti