GRAVESTONE: Simphony Of Pain
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30/10/2014Quando nella prima metà degli anni novanta il death metal viveva il suo momento di massimo splendore, anche l'Italia provava a dare il proprio contributo. Se da una parte band come Necrodeath, Sadist, Schizo, e Novembre riuscirono a lasciare un segno importante, altre ottime realtà lasciarono poche traccie del loro passaggio per poi perdersi nei ricordi di chi li ha ascoltati. Tra questi c'erano gli ottimi Gravestone, gli unici in quegli anni a dare un personale tocco progressive al classico suono floridiano dei Morbid Angel. Il risultato fu l'Ep 'Simphony Of Pain' oggi ristampato dalla Sliptrick Records in occasione della reunion e della nuova release per la band romana. Già l'intro diceva molto, con le tastiere in evidenza, elemento imprescindibile del loro sound, che ritroviamo anche in "Human Vivisection", uno dei pezzi che meglio descrive l'apertura musicale che la band aveva. Nel brano anche un originale intermezzo funky, tanti cambi di tempo e lunghi assoli, tutto ben miscelato in soli quattro minuti. Nel finale poi il tutto si amplifica con "The Deathwish" e soprattutto la bellissima "Corpse Embodiment", dove le tastiere si fanno di nuovo protagoniste riempiendo di pathos la parte centrale del brano. Unico neo la produzione che come anni fa, non rende assolutamente giustizia ai brani, pur mantenendo però quel gusto puramente underground necessario per capire cosa significasse suonare death metal in quegli anni.
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