GRAHAM BONNET BAND: The Book
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23/11/2016Doppio CD per Graham Bonnet, una delle grandi voci del panorama classico che stranamente ha sempre viaggiato a basse velocità, ricevendo per giunta scarsa visibilità anche quando la memorabilia ha invaso ad occhi chiusi ogni spazio editoriale possibile. 'The Book' ce lo presenta in piena forma, anche se gli anni stanno passando inesorabili anche per le sue corde vocali, alle prese con materiale inedito e vecchio materiale ri-registrato. Contornato da musicisti di gran caratura sia tecnica (Mark Zonder, ex Fates Warning), sia storica (Jimmy Waldo, ex New England, Alcatrazz, Quiet Riot etc.), il singer inglese non sposta di una virgola la sua proposta stilistica producendo un disco di buon livello anche sul piano del songwriting. I brani scorrono via veloci e senza intoppi, risultando attuali pur senza rincorrere modernismi, nè sonorità che poco valorizzerebbero la voce di Bonnet. Inevitabilmente, questo comporta lo spreco dietro le pelli di un drummer come Zonder che, costretto all'esecuzione di brani lineari e "classici", si trasforma in un batterista che ha quasi completamente smarrito personalità. Tuttavia, nel complesso la band risulta affiatata, compatta, con menzione particolare per Conrado Pesinato il quale sfoggia una prestazione davvero robusta sul piano soprattutto ritmico. Fattore che incide molto sulla riuscita di un album che si assesta su livelli più che buoni. Qualche nota dolente, invece, arriva con il secondo CD dove il gruppo rivisita la canzoni del passato. Non che le nuove versioni siano brutte, ma come ogni altra tipologia di opera, queste risentono di una serie interminabile di fattori (emozionali, storici, ambientali, tecnici...), che inducono la creazione a diventare parte integrante del tempo stesso in cui vengono create. Ad esempio, ascoltare oggi la versione aggiornata di "Will You Be Home Tonight", brano presente in 'Disturbing The Peace' del 1985 degli Alcatrazz (con Steve Vai alla chitarra il quale sostituì Y. Malmsteen), composto im memoria di un fan della band morto a causa di un incidente tornando a casa dopo aver visto un loro concerto, risulta sinceramente eccessivo, nonchè poco coinvolgente. Ad ogni modo, come per il cd di inediti, anche in questa occasione la band garantisce positività ed un'ottima resa esecutiva che permette a 'The Book' di godere di freschezza compositiva, di valorizzarne la classe, e di esaltarne l'amalgama di fondo che anima il quintetto.
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