GOTTHARD: BANG!
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10/04/2014Eravamo tutti in trepidazione per questo nuovo album dei Gotthard dopo il passo falso di 'Firebirth', ma soprattutto dopo il lancio del promettentissimo singolo "Feel What You Feel" dove sembrava che i nostri avessero finalmente ritrovato la loro verve. Purtroppo, invece, ci troviamo a scrivere del più brutto e scialbo disco della discografia di Leo Leoni & soci. Partiamo subito dicendo di non additare come colpevole il povero Nic Maeder, che tuttavia il suo onesto lavoro lo fa. Signori, qui ci troviamo di fronte ad un disco piattissimo e senza idee, dove non c'è un chorus che rimane nella mente (se non il citato primo singolo), dove troviamo un paio di canzoni non male (la conclusiva "Thank You", omaggio di Leoni alla madre scomparsa un anno fa, e la canzone rock-sinfonica di oltre 10 minuti di durata "C’est La Vie", con echi alla "One Life, One Soul"), e niente più. Ci sono quintalate di riff dove Leoni gioca a fare il Jimi Page (ed era meglio non osare secondo lo scrivente), ma il discorso principale è che il songwriting non funziona proprio, a causa di un cd infarcito di fillers di serie b. Insomma, un disastro totale per un band che negli ultimi 15 anni ha veramente dominato le scene del melodic hard-rock europeo e non solo. Purtroppo una persona come Steve Lee non solo vocalmente, ma anche come songwriter, non ce la ridarà nessuno.
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