Giacomo Castellano: Cutting Bridges - v2.0 remastered
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27/03/2013A nove anni dalla prima release arriva la ristampa di 'Cutting Bridges', primo studio album del chitarrista Giacomo Castellano, autore di un disco quasi interamente strumentale che è andato oltre le nostre aspettative; infatti chi si aspettava un disco per lo più noioso e figlio dello smisurato ego di un chitarrista che si ama esibire in assoli e controassoli si è dovuto subito ricredere, ed ha dovuto correggere il suo pensiero iniziale. Giacomo Castellano ha collaborato con artisti del calibro, tra gli altri, di Raf, Irene Grandi, Gianluca Grignani, Gianna Nannini, Noemi e Elisa, ma questo album non ha veramente nulla a che vedere con gli artisti sopracitati. Tanto per fare un esempio lampante, "Big As A Key" ha un sapore vagamente gothic rock, che rievoca alla mente dell'ascoltatore i più recenti Lacuna Coil (forse grazie anche al timbro vocale di Rossella Ruini). I brani che costituiscono questa riedizione di 'Cutting Bridges' sono stati registrati tra il 1991 ed il 2002, sono ottimamente prodotti (senza dubbio questo è anche grazie alla rimasterizzazione), e spaziano tra più generi e atmosfere. A nostro parere un limite dei dischi strumentali è sempre stato quello di non avere appunto una traccia vocale che spicchi sulla sezione ritmica (in questo caso gli assoli di chitarra non riescono a compensare benissimo la mancanza): sarebbe per esempio stata interessantissima una versione cantata dell'opening "Gaztambide". Nonostante ciò una manciata di canzoni sono cantate da un paio di guest tra i quali spicca la già citata Rossella Ruini in "The Dream Laying On My Bed", che ricorda molto i Pink Floyd di 'The Dark Side Of The Moon', o i più recenti Tame Impala.
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