FORTUNE: II
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28/04/2019Ben 34 anni abbiamo dovuto aspettare per il comeback dei Fortune, autori nel 1985 di uno splendido debut album che consiglio vivamente di andare a recuperare per chi amasse sonorità pomp rock mischiate all’AOR (leggasi Styx, Asia, Foreigner, Journey). La domanda comunque è lecita? Ne è valsa la pensa aspettare tre decenni? La risposta è sicuramente si! “Don’t Say Love Me”, brano di apertura e splendita track ci porta nelle melodie dei migliori Asia, e già ci fa capire che uesto è un album di livello “superiore” rispetto agli standard di oggi. I fratelli Fortune, ricongiunti con il vocalist Larry Green (un passato negli Harlan Cage), hanno dato prova del loro talento tirando fuori dal cilindro pezzi come “Shelter of the Night”, ”Feedom Rock” (che groove da brividi!!), o nella struggente “A Little Drop of Poison” (che si candida gia a ballad del 2019). C’e’ anche spazio per canzoni dal sound più “aperto” (alla Journey per intenderci), come “Overload”, oppure come “What a Fool I’ve Been”; da segnalare anche l’altra ballad meno d’impatto, ma coumunque godibilissima, “Heart of Stone”. Tutto bello e tutto perfetto, dunque? Diciamo di si, anche se in fase di produzione si poteva fare di più: ok i suoni retrò, ma si poteva lavorarci meglio. Forse un paio di filler messe dentro per raggiungere il totale delle track giuste per far uscire un album, ma sommando tutti gli addendi il risultato è piu’ che soddisfacente!
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