faith no more: the real thing
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23/11/2008E' sempre cosa ardua riuscire a parlare di un album dei Faith No More. La cosa più evidente nell'analisi è che in 'The Real Thing' fu l'eccentrico nuovo entrato alla voce Mike Patton a scrivere tutti i testi in pochissimo tempo. In questo album è possibile trovare veramente di tutto: l'hard rock potente dell'opener "From Out Of Nowhere" (fra l'altro coverizzata da gruppi come Apocalyptica e Helloween), la mastodontica e antesignana rap/metal "Epic" che ancora oggi a distanza di quasi venti anni rimane una canzone attualissima, il successone "Falling to Pieces" forse un po' ruffiana e pop, ma ricordiamoci che eravamo sempre nel 1989 in California... Per finire tiriamo fuori anche gli ultimi assi nel mazzo, le metallare quasi thrash "Surprise! You’re Dead!" ispirata forse dagli Annihilator e la "love song" Zombie Eaters. Inutile parlare di stile perché sarebbe troppo lungo e complesso (oltre che controproducente: un ascolto vale più di mille parole...), piuttosto è bene spiegare l'impatto che avuto questo album nella scena rock alternativa di fine anni '80; per capirci: se 'The Real Thing' non fosse stato realizzato, probabilmente oggi non esisterebbero gruppi come Incubus o Limp Bizkit e forse forse nemmeno gli stessi Korn. Se è vero che sono stati esplorati generi diversissimi in questo album, il gruppo è stato abilissimo nel reinterpretarli alla propria maniera, evitando di realizzare una sterile chimera musicale semplicemente addizionandoli matematicamente uno dopo l'altro, senza personalità alcuna. 'The Real Thing' pur essendo stato registrato nel lontano 1989 rimane a tutt'oggi una pietra miliare della scena mondiale con canzoni d'impatto, tutte d'ascoltare e fare proprie. A voi.
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