EVOKEN: A CARESS OF THE VOID
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04/12/2007Due anni dopo l'eccelso 'Antithesis Of Light' ritornano finalmente gli americani Evoken con un altro platter di doom metal oscuro e deprimente, dal tasso qualitativo estremamente alto. Rispetto all'uscita precedente i temi si sono stabilizzati su un livello medio/basso di velocità che ha fatto quindi scomparire le accelerazioni death metal che avevano caratterizzato così bene l'uscita precedente. Ma la carezza del vuoto non vuole essere appunto un pugno in faccia o simile, ma giustappunto una carezza, seppure disperata e nera. Gli Evoken in questo caso giocano molto di più sulle atmosfere e quindi chitarre e tastiere lavorano come non mai su questo aspetto, tessendo trame e riff che accompagnano l'ascoltatore per tutta la durata dell'album che, forte di una mirabile produzione ad opera di Steve De Acutis (che ha lavorato anche con Nuclear Assault e Overkill), si lascia ascoltare molto bene. Ma a chi è diretto questo album alla fine? Di certo ad un pubblico di nicchia e molto esigente dato che il genere proposto è alquanto criptico, in più i già rari momenti di dinamismo sono stati ridotti proprio al lumicino, cosa che sinceramente mi ha un po' dispiaciuto, anche se devo riconoscere a 'A Caress Of The Void' tutto il valore che ha. Anche se saranno in pochi, temo, ad accorgersene...
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