ENUFF Z’NUFF: Strenght
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03/10/2015Pubblicato nel 1991, durante il massimo splendore delle produzioni musicali americane, ‘Strenght’ pagò dazio per l’eccessiva esposizione ricevuta dal suo predecessore. Atteso con molto enfasi dalla stampa specializzata americana ed inglese, dopo il fragoroso esordio, ‘Strenght’ non deluse le aspettative, almeno per ciò che concerne la qualità dei brani, un po’ meno sul lato vendite. A parte qualche canzone studiata a tavolino ("Heaven Or Hell", "Holly Wood Ya" e "Goodbye"), nel tentativo di ricalcare gli apprezzamenti di "New Thing" e "Fly High Michelle", è un album che conferma il talento compositivo di Donnie Vie e Chip Z’Nuff. Da apprezzare la scelta dei suoni (soprattutto nell’attuale edizione Rock Candy) e l’ampia gamma di arrangiamenti, come l’uso di violini e strumenti ad arco vari ("Strenght" e "Blue Isalnd"), che fanno emergere quel gusto per le composizioni tanto care ai Beatles che, a loro modo, hanno reso originale lo stile degli Enuff Z’ Nuff. "Missing You" è un bluesaggio reso irresistibile dalla chitarra di Frigo, stavolta più presente rispetto all’esordio, chiamata anche a rafforzare "In Crowd", "The World Is A Gutter" e "Mother’s Eyes", che mostrano il volto più ruvido e diretto del gruppo di Chicago. "Kitty" e "Let It Go" presenti come bonus, sono due tracce escluse dalla lista dell’edizione nota, ripescate per rendere più appetibile un album che avrebbe meritato migliore sorte commerciale.
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