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EARTH ELECTRIC: Vol.1: Solar

data

01/06/2017
80


Genere: Classic Rock, Occult Rock
Etichetta: Season Of Mist
Distro: Audioglobe
Anno: 2017

Vi ricordate gli Ava Inferi? Questa band, fino a qualche anno fa, proponeva un ottimo dark-doom metal molto mistico creato dalla mente di Rune ‘Blasphemer’ Eriksen e suggellato brillantemente dalla soavità della voce di Carmen Simoes, che ha collaborato anche in passato con i connazionali Moonspell. Ebbene, sia Eriksen che la Simoes hanno pensato bene di archiviare quell’interessante esperienza, per catapultarsi in tutt’altro. Ma che, ascoltando attentamente (ma alla fine, neanche tanto attentamente) questo ‘Vol.1: Solar’ prodotto per la Season Of Mist, hanno mantenuto pressochè inalterata la qualità musicale e la voglia di esprimersi. Dal doom degli Ava Inferi si passa quindi al rock classico in salsa vintage degli Earth Electric, un progetto che unisce appunto il gusto del rock classico degli anni ’60-’70 venato anche di tocchi psichedelici non indifferenti, con la prorompenza e la ritmica più moderne. L’inizio è un autentico scossone tumultuoso: “Mountains And Conquerors (pt 2)”, con quella sferzata di chitarra ad opera dello stesso Eriksen e la ritmica prorompente di batteria di Ricardo Martins, si dimostra una grande partenza che promette subito bene. Il prosieguo dell’album mostra poi una caratteristica essenziale. Un genere, o comunque un’interpretazione, come quella del vintage rock con voce femminile, di solito mostra al microfono una figura più sanguigna e verace, dalle sembianze fortemente blues e soul. Qui invece il profumo di incenso floreale rimane, ma Carmen Simoes non ha per nulla adattato la sua voce alle mode del momento, ma ha mantenuto la sua proverbiale natura sciamanica, rimanendo esattamente tale e quale su quelle tonalità eteree, molto liriche che ne hanno contraddistinto la sua fortuna negli Ava Inferi, e donando al contempo quella mole di originalità che fa spiccare gli Earth Electric rispetto alle varie band che attualmente calcano la scena (mi vengono in mente, per esempio, Blues Pills, Wucan, Blood Ceremony, Electric Citizen, per non citarne altre), attuando quindi una proposta alternativa ma dall’elevato fascino. ‘Vol.1: Solar’ è un disco denso di fumi e di incensi, ma costantemente immerso dentro la luce del sole; come se i vestiti oscuri delle band precedenti come Mayhem, Ava Inferi ed Aura Noir si fossero smaterializzati e dissolti per essere sostituiti dal multi-cromatismo floreale di questa rinnovata prospettiva musicale. Pezzi come “Meditate”, “The Great Vast” e “Solar”, a proposito di luce e colore, sono lampanti in questo senso: brani molto evidenti, continui, luminosi e vivi, nonostante la voce della Simoes potrebbe far suscitare il contrario soprattutto ad orecchie poco avvezze ed allenate. Anche quando le tonalità sembrano farsi più rarefatte e sembra tornare la malinconia dimostrata dalla voce della Simoes durante le precedenti esperienze, ci sono comunque quella chitarra, quell'hammond e quella ritmica basso/batteria che fanno prontamente da contraltare e ci mantengono sulla soglia dell’ebbrezza. Ne è un esempio “Sabbatical Moons”, come anche la successiva “Earthrise”, a testimoniare che ‘Vol.1: Solar’ è un album che non annoia per nessuna ragione al mondo, che è sempre intrigante, denso di un intrigo e di un mistero tali da far emozionare. E che ci saluta con il rito finale sciamanico di “Sweet Soul Gathering”, un monito ed un richiamo verso la salvezza delle nostre anime, ed un appuntamento al prossimo lavoro, ad un ipotetico ‘Vol.2’ che, se rispetterà i canoni inseriti in questo ‘Vol.1’, non potrà che accrescere l’interesse verso questa nuova creatura di Rune Eriksen, che ha le potenzialità per essere il nuovo punto di riferimento per gli amanti del vintage rock.

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