DISCORDANCE: Vertex
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03/03/2022Pulitissimi, tecnici e precisi, i romagnoli Discordance tornano con un secondo lavoro collocabile nel filone del death più tecnico e sperimentale, che trova negli anni Novanta i suoi riferimenti più palpabili, dagli Atheist ai Cynic fino ai Pestilence. Quello che colpisce subito è la pulizia del sound, frutto di un ottimo lavoro a livello di produzione. Il livello tecnico è elevato e “Schema” ce lo mostra subito, col suo misto di death, grind e thrash, in un sound che è vecchia scuola a partire dalla stessa copertina. La scelta dell’italiano per le linee vocali ha indubbiamente il suo fascino, ma non funziona sempre: potremmo dire che l’unico neo nell’altrimenti bellissimo arpeggio di “La Tua Memoria” sia l’unica stonatura. Molto bella la strumentale “Night of the Screaming Owls”, piena di rimandi ai già citati Cynic nelle ritmiche e nello spirito avanguardistico. La conclusione è affidata alle dissonanze di Foolishness, brano in cui il bassista fa un lavoro eccezionale. Delle dieci tracce di ‘Vertex’ non c’è nulla che rimanga particolarmente impressa, ma si tratta di un lavoro professionale, ben suonato e di pura e sana vecchia scuola. Promossi a pieni voti, ma aspettiamo ancora il botto.
Gara Husband
11/03/2022, 18:52
Ottima band. Non sono molto d'accordo con il riferimento a Cynic e Atheist, li accosterei a gruppi più moderni come, fatte le dovute proporzioni, Origin o Gorod. A me il pezzo in italiano piace, è uno dei miei preferiti. Però, come si suol dire, de gustibus...