DISBELIEF: HEAL
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31/05/2010Tornano dopo nemmeno un anno i metallers teutonici dediti, da sempre, a sonorità lente e pesanti, ammantate di una certa malinconia che in questa nuova release vediamo interpretata in maniera leggermente diversa rispetto all'album precedente. In questa nuova sede trovano maggiore enfasi aspetti legati più che altro a sonorità sludge, quindi più compatte, marce, in rapporto alla scandinava malinconia a cui ci avevano abituato i ragazzi. Quindi questo 'Heal' è senz'altro più aggressivo, e le sonorità gotiche che si fondevano con una marcata attitudine *core sono un ricordo, adesso i teutonici preferiscono lanciarsi in un Death piuttosto tradizionale e nordico, per quanto monolitico e ben suonato. Ma questo soltanto nel 50% del disco. Eh si, perché per il resto si tratta di cover. Possiamo sentire una simpatica e riuscita rielaborazione di "Welcome Home" del grandissimo King Diamond, una meno riuscita "Red Sharks" dei mitici Crimson Glory e un'interessante versione di "Love Like Blood" dei Killing Joke, oltre a un rielaborazione di un proprio pezzo, insomma un autocover. Con tutto il rispetto, pensiamo che simili uscite debbano girare tra amici e addetti ai lavori, piuttosto che spacciarle come un nuovo album. Per quanto ci riguarda i Disbelief non hanno pubblicato altro album dopo 'Protected Hell'.
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