DISBELIEF: 66SICK
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23/07/2005Dopo il convincente “Spreading The Rage” si rifanno vivi i Disbelief con questo “66Sick”, forti di un contratto con Nuclear Blast ed un’esperienza maturata in ormai svariati anni di onorata carriera. Il nuovo lavoro della band è decisamente più vicino al metalcore di matrice statunitense che al death scandinavo, nonostante siano evidenti sia le radici della band che le influenze europee, tant’è che in più di un’occasione i rimandi a generi musicali apparentemente distanti come il gothic sono palesi. L’apertura è affidata ad una brevissima intro che ci porta alle semi title-track, “Sick”, un pezzo veramente potente che accentua il lato più metallico dei cinque Disbelief accopiandolo ad un chorus di facile presa. Sicuramente tra gli highlight del disco insieme ad altri brani affini, tra cui “For God”, “Continue From This Point” (nella quale il singer Karsten spazia dal growl al baritonale prettamente gotico di cui sopra, esasperando le atmosfere decadenti del pezzo), “Crawl” o “Rewind It All”, aggressivi ma al tempo stesso pregni di una malinconia che serpeggia e fa da mood portante per tutto il disco; effettivamente il tallone d’achille di “66Sick” è forse proprio questa pesantezza malcelata, faticosa da reggere per l’intera durata e che può fatalmente distrarre l’orecchio dalle trame tessute dai Disbelief, nonostante i nostri ce la mettano tutta. Se il ‘nuovo corso’ della band sarà questo, è ben accetto, a patto che riesca a prenderne confidenza migliorando in futuro; per adesso, uno sforzo che va certamente premiato.
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