DIABOLICAL: Eclipse
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14/05/2019Nuova uscita discografica per i Diabolical, project dedito in passato ad un death/black piuttosto diretto, con sporche divagazioni thrash. Ultimamente c’erano stati degli accenni ad approcci orchestrali e coralità, ma tutto era rimasto confinato al concetto di bozza. 'Eclipse' è questa volta il deciso passaggio del progetto a sonorità sinfoniche unitamente a coralità ricercate e strutture vocali in stile progressive di stampo norvegese. Ci viene in mente una miscela di Septic Flesh, Behemoth più moderni ed Enslaved. Il lato progressive si incastona alle sinfonie, arricchito da un preciso ed accuratissimo lavoro delle voci. Non mancano sfuriate black/death, avviluppate da una teatralità di velluto elegante ed in grado di cogliere l’attenzione anche di chi non amava la ruvidezza passata degli artisti. I Diabolical hanno seguito una strada che, coerentemente con sirene avvertite nei precedenti capitoli, hanno portato a questo full-length. Eclipse suona però artificioso, un amor proprio che finisce con il rendere plastificate le note. Pezzi patinati, formalmente corretti e ben eseguiti ma che non aggiungono nulla ed anzi finiscono, con la loro magniloquenza, con l’essere altisonanti ma vuoti dal punto di vista emozionale. Enfasi che si traduce in un’epica sfarzosa ma che nulla ha a che vedere con lo spirito del pagan e con quel trasporto che ad esempio i sopra citati Enslaved portano con sé. Stesso discorso per la genialità dei Septic Flesh, che scolpiscono ogni aspetto del disco con personalità, lasciando un marchio di fabbrica che i Diabolical qui non imprimono. Tutto ciò non vuol essere una bocciatura, ma oltre alla formalità ci deve essere sentimento e individualità, elementi che ad oggi non si distinguono più in quest’opera tanto ampollosa quanto incompiuta.
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