DEWFALL: Hermeticus
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02/01/2019Dopo nove anni di silenzio, ecco di nuovo tuonare da Bari i Dewfall. Un silenzio troppo lungo, ci verrebbe da dire, vista la qualità e personalità che la band mostra ancora una volta con 'Hermeticus'. Il disco ci parla dell’imperatore Federico II, ancestrale figura che trova quì, tra nostrani e pagani richiami di folk ed epici crescendo, l’ideale colonna sonora. Sound che guarda alla Norvegia, ma che si ferma alle melodie e strutture italiche. Disco intenso, ricco di dissonanze e di ritmiche che ci accompagnano in una cavalcata in un cielo cupo, dilaniato poi da lampi che ne decantano l’ardore. I Dewfall ci conducono attraverso una tempesta, facendoci sorvolare ogni espressione della sofferenza, per arrivare poi sopra a nuvole cariche di patimento. Un album che viaggia sui binari del pagan metal, con accenni di folk e talvolta laceranti fraseggi death. Sound che non lesina anche lapilli di heavy, pennellate che contornano un tratto personale e una tela dai passionali colori. Non ci sono mai veri punti di riferimento nelle tracce, un ribollio che quasi subito lascia libere di fluire armonie profonde, solchi che non si polverizzano in banali ritornelli. Consistenza e bellezza di una terra nella quale radici sprofondano assaporandone la cultura, nutrimento che infonde empatia agli artisti e, di conseguenza, alle loro tracce. Hermeticus viaggia deciso, coerenza che non soffoca l’espressività personale dei Dewfall, metriche che si accavallano intessendo figure gloriose e sontuosamente ricche di orpelli. Ottima la prova vocale di Vittorio, espressiva e capace di graffiare e scaldare allo stesso momento. Discorso simile anche per gli strumenti, emozionanti e tecnicamente ineccepibili. Auspichiamo i ragazzi non ci facciano ancora aspettare così a lungo per un’altra uscita, spronandoli a continuare così e ad osare ulteriormente, dal punto di vista della personalità, poiché se sapranno coltivare ulteriormente l’aspetto più folklorico e mediterraneo del sound, potrebbero lasciare un segno indelebile nel metal estremo.
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