DEISLER: Try To Look Back
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09/05/2013Il post-hardcore pare essere tornato in voga negli ultimi tempi, con tanti volti nuovi pronti a darsi battaglia per quel posto al sole tanto sognato. I Deisler sono sicuramente tra questi, in giro dal 2008 con due dischi autoprodotti all’attivo, i musicisti di Trani arrivano oggigiorno al debutto con 'Try To Look Back', disco di sette brani da annoverarsi al di sotto delle aspettative. Considerazione che nasce da due singoli aspetti: quello musicale e quello della produzione in studio. Il primo pone è ciò che solitamente colpisce chi ascolta: dal sound di una band in pratica si capisce dove essa vuole arrivare e i Deisler hanno sicuramente optato per un percorso semplice e agevole per quel che riguarda il trend momentaneo. Prendete il lato più easy degli A Day To Remember, aggiungeteci il trendy-core di Parkway Drive e The Ghost Inside ed ecco fatto, il disco è servito. Un mix di elementi che dovrebbero portare a un disco se non altro ottimo nel suo genere, cosa che però non accade in quanto i Deisler, seppur volenterosi mostrano i limiti classici delle band in cerca di identità. Brani semplici e diretti, questo sì, ma privi di quello spunto, quel segnale che colpisce nel segno. Il secondo punto riguarda la produzione in studio, che smorza in maniera spaventosa il tiro dei Deisler: i suoni sono decisamente sottotono, cosa preoccupante soprattutto nella parte ritmica che non riesce a incidere per niente. Cosa stranissima questa, se si pensa a una scena – quella alternative – che deve molto alla qualità del sound. Ma riassumendo, cosa piace dei Deisler? La parte lirica in primis - il cui contrasto screamo/melodico risulta ben riuscito - e in seconda battuta alcune soluzioni chitarristiche cariche di personalità. Spunti dai quali ripartire in fretta ce ne sono insomma, a questo punto cari Deisler rimboccatevi le maniche e dateci dentro. Attendiamo fiduciosi.
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