DE LIRIUM'S ORDER: Singularity
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01/10/2019Drammaticità, orchestrazioni ed atmosfere solenni si incastonano in strutture progressive e ferali accelerazioni death metal nella quarta fatica in studio dei De Lirium's Order. Diciannove anni di carriera, prodotti discografici un po’ con il contagocce e tanta personalità per un project che ha gusto per le armonie in una chiave talvolta classica, talvolta più progressiva. Lampi melodici riportano alla scuola svedese, anche se la frenesia poi si fa ragionata riflessione quando il lavoro delle chitarre diventa protagonista. In questi tratti si può pensare , senza paura, al concetto di guitar virtuoso o di shred, un approccio heavy che echeggia di classicità. Subentrano poi le strutture più articolate e violente della band, tecnicismi che lacerano l’ascoltatore, ferite che sanguinano e che rendono ancora più affascinante l’album per l’adrenalina che trasmettono. L’alternarsi di assoli e classicismo al più cacofonico death sperimentale, sono il punto di forza di un full-length oggettivamente raffinato. Arpeggi di chitarra riscaldano i cuori, pace che trasuda e che poi prende via via vigore in un crescendo di consistenza chitarristica. Troviamo a volte la band ponga troppa attenzione sul virtuosismo, il quale anche se ben contestualizzato, tende a prendere una strada a sé stante, per poi essere riportato sui binari della coerenza del pezzo. Peccato venale, perché fantasia e capacità sono al servizio di un sound in totale liberà, melodie che attingono dal folklore con estemporanei strumenti a far capolino (vedi fisarmonica). Follia e genialià trovano un punto di incontro, un walzer vero e proprio, anche nelle strutture talora, in cui perdersi freneticamente. Singularity è lavoro maturo, in cui lo strafare non è dogma imprescindibile, ma ove la forza e competenza trovano ideale dimensione con giovanile sfrontatezza. Il tempo dirà come e se maturerà questo tsunami di note le cui caratteristiche pulsano di vigore, tanto da lasciar intravedere un marchio di fabbrica già da oggi distinguibile dal resto.
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