Darkness Ablaze: Shadowreign
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06/03/2010Il dischetto in questione, per quanto sia pregno di atmosfere godibili e songwriting ben costruito, è uno dei tipici esempi di manierismo in musica. Musica ben fatta, ma che ricalca fino all’esasperazione più irritante, i canoni tipici di qualsivoglia genere estremo esista (nei limiti della scelta della band, ovvio). Quindi non aspettatevi grandi cose. Anzi, in questo caso poi, il sestetto tedesco ci propone un ritrito polpettone di heavy/melodeath, discretamente innestato a stacchi black metal: non mancano le voci pulite alternate a quelle in screaming, e parti soliste di tastiera e chitarra a volontà. La sagra dei dejavù, per un disco che tarda a piacere, causa anche brani dispersivi, come la conclusiva "Walls", che coi suoi quasi dieci minuti, perde molto d’impatto. Migliorare è il primo consiglio: su cosa, non posso dirlo ma una cosa è sicura. Essendo al secondo album, c’è sicuramente bisogno di molto tempo per maturare e trovare la via giusta. Fossilizzarsi su un certo tipo di death/black metal fa sempre male, soprattutto quando perde d’incisività causa la poca originalità dei brani.
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