DE LA CRUZ: STREET LEVEL
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03/04/2013Ogni fattore induce a pensare come i De La Cruz si rifacciano alle puttane del metal/rock degli anni '80: titolo dell'album, titoli dei brani, artwork di copertina. Poi ascolti il disco è ti ritrovi cosa? Quanto avevamo immaginato ai nastri di partenza, nessuna sorpresa, cioè hard glam hair metal, quindi Poison, Crue, L.A. Guns e via discorrendo a più non si potrebbe. L'unica differenza la fanno almeno i suoni ed il mixaggio che, pur non eccellendo, pompano a dovere i brani facendoli risultare meno "vecchi" del previsto. Ma è solo contorno perchè la band australiana fa ogni cosa per celebrare quelle band, quel periodo, e quegli stili di cui sopra. 'Street Level' si concede in qualche occasione anche al melodic rock/hard rock quando il fantasma del Def Leppard si aggira effettivamente tra le note dell'album, ma si tratta di episodi sporadici che, comunque, ripercorrono con insistenza i fasti di un tempo. Ci ripeteremo all'infinito: ha ancora senso proporre e riproporre la solita minestra? Per carità, i De La Cruz mostrano personalità, soprattutto nelle vesti del cantante Roxxi Catalano il quale dimostra di poter fare (quasi) qualsiasi cosa con la sua voce corrosa da fumo ed alcool, però di contro i brani sono ancora un po' acerbi, ed in particolare abbondano di clichè. Si tratta di un esordio, certo, ma ormai certe tappe valgono davvero poco visto che molti debutti hanno già la forma e la sostanza di album maturi e personali.
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