DAAM: Technicolor Kabuki
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11/07/2016Ci arriva in redazione questo disco e il primo pensiero è: "ci è arrivato il disco nuovo di Grimes?". Vuoi per il soggetto bianco, vuoi per i disegni, ma le copertine di entrambi gli album si somigliano. Qui però non parliamo di Grimes, ma dei Daam, un progetto che unisce arte, musica e teatro, creato da Bruno Vandyke (cantante e art director), Davide Serpico (programming, produzione, chitarra) e Matteo Gualeni (programming, produzione e batteria). Il kabuki di cui si parla nel titolo è una rappresentazione teatrale giapponese, nata all'inizio del VII secolo e destinata alla nuova classe borghese giapponese. Peccato che in tutto il disco c'è pochissimo che richiami alla tradizione nipponica, solo sprazzi qua e là in mezzo a un melting-pot di sperimentazione elettronica, jazz e avant-garde. Aldilà del concept fallito, 'Technicolor Kabuki' è un lavoro godibile, che addirittura nella traccia finale presenta uno spoken word che ricorda gli Offlaga Disco Pax o Lo Stato Sociale. Sinceramente non ne abbiamo capito molto sulla precisa direzione che i musicisti intendono intraprendere, ma per ora quello che abbiamo tra le mani ci basta.
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