CREATURE: Helioskron
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29/10/2013Bastano l'intro "Nadir" e le prime note dell'ottima "Aurora" a farci capire che l’aria è cambiata in casa Creature. Tre album alle spalle di pagan black metal dalle influenze Gorgoroth e Dark Funeral, usciti con precisa cadenza biennale. Poi una lunga pausa, quasi sei anni, dove certamente i tedeschi avranno riflettuto parecchio sul loro futuro; continuare ad essere fedeli ai suoni tradizionali del passato o guardare avanti? La risposta è sin troppo facile. Non ce ne vogliano i Nostri, ma rimanere ancorati al proprio stile non sarebbe stata, secondo noi, la decisione giusta visti i risultati ottenuti. Applaudiamo quindi la scelta di spostare il tiro, anche perché il prodotto finale è davvero niente male. L'irruenza e l'aggressività dei precedenti lavori viene leggermente arginata. Le composizioni risultano più controllate in un contesto dove l'attenzione per gli arrangiamenti insieme a chitarre velate di una coltre melodicamente depressive (Shining), producono ottime song come "Apotheose" e "Mein Labyrinth". Eppoi ci sono i segni lasciati dai synth nella conclusiva "Zenit", ennesima prova di come la band sia riuscita a dare nuova linfa al proprio songwriting, senza cedere di aggressività. Siamo di fronte ad un gruppo in evoluzione, che con bravura dà una sterzata più che positiva alla propria carriera.
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