CHROMA KEY: GRAVEYARD MOUNTAIN HOME
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21/12/2004Sotto il nome di Chroma Key si nasconde il progetto personale di Kevin Moore, che la maggior parte di noi ricorderà come il tastierista e membro fondatore di una della maggiori prog metal band mondiali: i Dream Theater. Moore, che ha abbandonato la band americana nel 1993 subito dopo la pubblicazione di "Awake", si è dedicato a piena mani al suo progetto realizzando due album nel 1998 e nel 2000, pur non disdegnando comunque una participazione con i vecchi amici all'interno del progetto O.S.I. Chroma Key è quanto più distante ci possa essere dal lavoro svolto in precedenza insieme ai Dream Theater, in questo suo "mondo" personale Moore ha infatti lasciato mano libera alla sua fantasia e alla contaminazione, in maniera ancora più evidente di quanto solerte all'interno del genere (si noti che l'artista si è trasferito da tempo ad Istanbul in Turchia, collaborando molto ed in maniera proficua con musicisti locali). “Graveyard Mountain Home” è la sintesi perfetta di questa nuova strada intrapresa dal musicista americano, caratterizzati da passaggi musicali sognanti e dilatati attraverso sonorità etniche, alternati e fusi a parti elettroniche per ricordare le atmosfere e i lavori di artisti come Sigur Ros e Tortoise. Da segnalare che questo album è stato concepito come soudtrack per un film, precisamente “Age 13” (surreale ed oscuro lavoro del 1955 di Arthur Swerdloff), che il musicista ha usato come blueprint per la stesura dei pezzi. Il keyboards-player, una volta presa visione della pellicola, ha deciso di ingegnarsi per poter creare un lavoro che facesse da supporto musicale al film, cercando di interpretare attraverso i suoni lo svolgersi della vicenda sullo schermo. Il risultato finale è di difficile assimilazione, affascinando e respingendo allo stesso tempo chi si trova ad ascoltarlo. Nulla degli elementi ivi proposti ricorda il passato musicale di Moore, e coloro i quali sperano in un ritorno ai fasti prog di inizio carriera, rimmarrà purtroppo deluso. Kevin ha oramai intrapreso una sua strada musicale molto particolare, lontana dalle luci della ribalta, e ha deciso di portarla avanti in maniera coraggiosa e decisa. Il giudizio finale è difficile da elargire: il lavoro è ben suonato e attentamente studiato, ma sicuramente non si prefigge lo scopo di proporsi al "grande pubblico"; ciò nonostante per chi vi si avvicina questi può fungere sia da vera e propria fonte nuova di ispirazione e contemplazione, sia da qualcosa che lascia allibiti e sconcertati, il tutto a causa della complessità del tessuto musicale creato. Credo in conclusione che il voto finale debba essere una via di mezzo tra le due visioni, e vada necessariamente re-interpretato in maniera soggettiva da chiunque deciderà di ascoltare questo lavoro. E' doveroso segnalare che su ogni CD è presente, oltre alle quattordici tracce audio, anche una traccia video per PC contenente tutto il film "Age 13", giustamente inserita per poter visionare ed ascoltare tutta l'opera nella sua completezza. La InsideOut propone anche una versione speciale ove il film è inserito, invece che sul CD musicale stesso, in un ulteriore DVD allegato, permettendo di visionare il film, per esempio, sulla televisione di casa.
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