CENTAURO: Daño Colateral

Terzo adrenalinico atto discografico per i messicani Centauro. Il loro è un thrash metal che guarda al passato, allo speed ed alla scuola sud americana. Spunti heavy e prog, di tanto in tanto, squarciano il cielo old school del project. Parliamo di Ratos De Porao, Xentrix e poi di quelle realtà musicali vicine al concetto di old school thrash. Chitarre slabbrate, produzione che non esalta gli strumenti, ma che pone l’accento sulla genuinità dei Centauro. Sound diretto, selvaggio, capace di spingersi in dimensioni atmosferiche a tratti, mescendo sapientemente la scuola progressive al metal. Ad un primo ascolto, soprattutto dei brani iniziali, pensavamo di trovarci di fronte ad una band totalmente asservita a certi dogma, ma nel proseguo del full-length ci siamo trovati inondati da parecchie idee, seppur ancor abbozzate. Materia prima che sta prendendo forma, che vive di entusiasmi primordiali, in grado di non chiudersi nell’angolo del filone di appartenenza, ma muovendosi con dinamicità tra svariate sfumature. Non manca quell’arrembante sentore di passato, passionalità che farà la gioia degli adepti, ma che poi diventa trampolino per qualcosa di più complesso e da guardare in un’ottica d’insieme per essere compreso a pieno. 'Dano Colateral' ha dei godibilissimi momenti di chitarra, assoli che non tediano ma anzi riscaldano e arricchiscono i pezzi, sotto ogni punto di vista. Spirito per certi versi libero da mode, ha ancora quella voglia di esprimersi con spontaneità, come accadeva con i riconoscibili mostri sacri del passato. Ritmiche serrate di batteria, spallate che non ci permettono di restar fermi, un “pogo” selvaggio dal quale poi veniamo innalzati. Contempliamo il caos, la morte e la consapevolezza di una difficoltà che ci farà crescere, una lotta d’insieme, in cui ondate di uomini dapprima senza scopo, spingono tutti dalla stesa parte spezzando una rete che li affliggeva. Metafore le nostre, per un progetto che auspichiamo sappia crescere ulteriormente, ma che già oggi riesce a stuzzicarci.