CANNABIS CORPSE: BLUNTED AT BIRTH
data
19/10/2013Naturalmente non è con questa operazione di ristampa che il sottoscritto è venuto a conoscenza dei Cannabis Corpse, progetto parodistico nel quale è coinvolto nientemeno che Phil "Landphil" dei Municipal Waste. Per chi non ne avesse mai sentito parlare, si tratta di una band che parodizza tutto l'immaginario truculento del death metal, in particolare prende di mira i mitici Cannibal Corpse corregendone il monicker e i titoli dei brani al THC, ottenendo perle di una geniale idiozia come "Staring Through My Eyes That Are Red" o "When Weed Replaces Life" e via dicendo. Death metal e Ganja, cosa c'è di meglio? Il disco, naturalmente: la band dimostra fin dalle prime battute che si tratta di qualcosa in più a un semplice scherzo, con la solida base di una produzione rozzissima molto old school, i ragazzi mettono su qualcosa di clamorosamente violento e genuino, ripescando il meglio del metal più violento dei primi '90. Con la sincera attitudine di chi è ben consapevole pur non prendendosi sul serio, i CC vi regaleranno una manciata di puro e marcissimo death old school, violento quanto stonato, intenso e pungente come il fumo di marjiuana, qualcosa che sicuramente non potrete farvi mancare, soprattutto se eravate già fan dei Cannibal Corpse.
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