BURNING WITCHES: Hexhenhammer
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16/01/2019Il lavoro d'esordio delle cinque agguerrite ragazze elvetiche si è ben segnalato riportando buoni consensi sia tra il pubblico che tra la critica, e ciò si è rivelato sufficiente per assicurarsi un contratto con la Nuclear Blast, curandone la produzione e l'uscita del sequel. A livello di sonorità le differenze di Hexenhammer con il debut autointitolato sono minime, i punti di riferimento sono sempre i soliti Maiden e Priest con alcune spruzzate di US metal, quindi diciamo subito che i tradizionalisti possono farsi tranquillamente avanti, non rimarranno certo con un pugno di mosche in mano. Tuttavia dato il buon ingresso nel mercato discografico ci saremmo aspettati un passo avanti in termini di personalità, anche se brani come "Lords Of War" e la più compassata "Open Your Mind" non faticheranno certo nel farsi ben apprezzare, il problema è che fra tante buone idee e refrain azzeccati, professionalità e impeccabile produzione manca qualcosa che riesca a distinguere una band di punta del genere da una pletora di mestieranti più o meno bravi e il ricorso a schemi precostituiti è fin troppo palese, inoltre l'inserimento di una cover come "Holy Diver" piazzata in calce alla lista delle tracce poteva essere accantonato. Si poteva tranquillamente assegnare nella fattispecie la stessa valutazione in termini numerici del primo lavoro, ma quei cinque punti in meno devono servire come monito (e soprattutto come sprone) ad apportare un po' di novità che vadano in direzione di uno svecchiamento del sound.
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