BURNING RAIN: Pleasure To Burn
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20/05/2013Squadra che vince non si cambia: questo motto può benissimo calzare a pennello nel caso di Doug Aldrich che decide di confermare in tutti i suoi elementi la line-up dei suoi Burning Rain visti i più che positivi responsi di critica relativi all'uscita del cd di esordio. Se tale lavoro era caratterizzato da una massiccia impronta hard sul modello dei Badlands e dei primi Whitesnake, nella fattispecie in esame si decide di sviluppare un tipo di sonorità in cui la componente bluesy (non di certo abbandonata) viene in molteplici circostanze affiancata da riff inquadrabili in un metal di stampo losangeliano e talora da inflessioni più stradaiole (percepibili in "Love Emotion"). Gli esiti sono ancora una volta del tutto rimarchevoli, che confermano in pieno la classe cristallina di Aldrich e del singer Keith St.John, forse ancora migliori del già doverosamente acclamato debutto in virtù del fatto che in questa release i nostri riescono con disinvoltura a spostarsi da situazioni in cui la potenza e la velocità fanno da cardine nelle incendiarie "Fireball" e "Metal Superman", ad altre in cui è il feeling a prevalere sull'impatto come nella superba e malinconica ballad "Cherie Don't Break My Heart", suggestiva e dal sapore antico e riproposta come bonus track in un'eccellente versione acustica. Ovviamente non mancano riferimenti alla band di Coverdale e ai Led Zeppelin in "Shot down" e "Judgment Day". Davvero un ottimo sequel prima del temporaneo addio della band e dell'approdo di Dough Aldrich prima nei Dio e in seguito proprio nei Whitesnake.
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