BLODHEMN: H7
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31/12/2014Che il fiero Invisus, figlio legittimo del nord, rappresenti al meglio l'insegnamento ricevuto dai maestri del norvegian black metal, lo testimonia il fatto che il suo secondo lavoro, così come l'ottimo esordio 'Holmengraa', viene pubblicato dalla Indie Recordings, etichetta che difficilmente sbaglia un colpo. C'è poco da dire su questo nuovo 'H7' se non che nelle sette tracce presenti troverete l'essenza del black metal, suonata con devozione ed ottime doti tecniche, considerando il fatto che Invisus si occupa di tutto, dalla scrittura, agli strumenti, vocals comprese ovviamente. La cosa migliore del disco è la capacità di alternare alle furiose ma mai eccessive parti veloci bei rallentamenti acustici che mantengono l'aria fredda come sulle cime dei fiordi. Nessuna tastiera, la scuola è quella dei primi Taake, senza quindi le funamboliche cavalcate degli ultimi due lavori, unità invece alla semplicità dei Darkthrone, pre svolta speed n' roll ed ai Carpathian Forest.
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