BACK ONE OUT: HELPLESS
data
05/04/2007Oibò, e proprio quando speravi che l’emocore in Italia non esistesse, o meglio esistesse solo per far nascere gruppetti di ragazzini delle superiori che giocano con gli accordi dei Green Day, ti arrivano i Back One Out. “Helpless” è il titolo di questa piccola gemma in uscita per Ammonia Records (sempre meglio e ormai garanzia di qualità, mi si lasci dire) e al terzetto italiano basta poco per lanciarsi nei timpani dell’ascoltatore fin dall’opener “From Streets To Sidewalks”. In tutta onestà non credevo nemmeno di trovarmi davanti ad una band italiana, appurata non solo la qualità eccelsa dei brani ma anche la produzione e la cura generale del prodotto. Come si diceva poco fa, emocore. Ma di quello tosto, potente, che va bene da cantare con la lacrimuccia (emo kidz del flame fest, pensate a supportare gruppi del genere invece di consumarvi la vita in bagno a farvi il ciuffo) o per fare il circle pit; in realtà “Helpless” è un turbinio di emozioni garantite, e sinceramente avevo perso la speranza di sentire una band del genere provenire dal mio stesso paese. E rilancio: era da tempo, molto tempo che non mi esaltavo per un disco del genere. Sarebbe anche inutile stilare un elenco di brani per descriverne le varie qualità; il platter dei Back One Out, cui vi invito tutti a segnarvi il nome, è come un salutare shot di vodka liscia, va buttato giù di un fiato per poi goderne gli effluvi all’interno della trachea. A voi la scelta se bere o no, ma un bicchierino di quelli giusti non si rifiuta mai…
Commenti