AYDRA: HYPERLOGICAL NON-SENSE
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18/10/2005Interessante questo secondo lavoro targato Aydra, band marchigiana attiva ormai da una ventina d'anni, che con questo "Hyperlogical Non-Sense" giunge al secondo full lenght di una discografia ricca, però costituita per la maggior parte da demo e MCD. Il presente capitolo si compone di undici brani che, partendo da un corposo death metal, si sviluppano in direzioni sempre articolate e varie: è questa l'arma vincente degli Aydra, che non si accontentano di proporre un death scarno e senza sbocchi, ma lo arricchiscono con tecnica e fantasia da vendere. Ogni canzone è infatti una dimensione tutta da esplorare, in cui si può restare piacevolmente invischiati, rapiti dalle soluzioni alienanti e sconvolgenti ideate dal quintetto nostrano. Prendiamo l'allucinante "Pulse (Neverending Obsession)" in cui la ritmica marziale e martellante (una vera pulsazione, non a caso) è spezzata ad un tratto da un solo che mi ha riportato alla mente un certo Mike Amott. Un fucina, ecco cosa sono gli Aydra: un oscuro laboratorio sotterraneo in cui si ricerca la più letale delle alchimie, inserendo via via nell'esperimento i differenti elementi, dal death melodico di scuola scandinava a quello più primitvo d'oltre oceano, dal tecnicismo che ha reso grandi acts come Cynic e Atheist al più classico (ma sempre efficace) thrash metal. Il tutto amalgamato e rinforzato da una prouzione egregia e da una ferocia esecutiva che non conosce limiti. "Vortex Of Desire", "Hyperlogical Non-Sense", "Creator Of Inner Cosmos", e perchè no, la conclusiva remixata "Re-Pulse" sono da ascoltare, ascoltare e ascoltare ancora. Purtroppo anche per gli Aydra vale lo stesso (triste) discorso: sono italiani e come tante altre band tricolori vengono messi costantemente in secondo piano, in favore del primo gruppetto ultra pompato che arriva da oltre i confini. Da parte mia gli Aydra avranno sempre la massima stima e il più grande supporto.
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