AUSTRALWAVE: PureClastic
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20/06/2010Oinos che nel ’97 ha registrato 'Crust' coi Sadist e l’anno dopo 'Technical Crime' con i Node. Lo stesso Oinos che già nei primi anni ’90 aveva messo in piedi i tecnicissimi Thy Nature, e poi ha collaborato con Cayne e Alice In Darkland. Nel 2008 è uscito questo suo nuovo progetto che, come egli stesso definisce, si colloca nel panorama musicale come il lungo grido della natura allo stesso tempo violento ed incantevole. Contrasto è la parola d’ordine per entrare in questo mondo magico. Scontri mortali tra chitarre che riportano inevitabilmente ai Meshuggah di "Destroy Erase Improve", e i tappeti sonori sognanti di Vangelis e musiche etniche: ascoltare 'PureClastic' è come avere a che fare con il frutto di numerosi viaggi in posti lontani dell’Italia intrapresi dal nostro caro musicista, e che mai come in questa occasione riesce a regalarci l’estrema sintesi dell’estremo con suoni dolci e trionfanti. "Calamarspring & Menhir" è un po’ la summa di ciò con i suoi tempi assurdi, i passaggi tribali, i loops. Insomma: c’è da perderci la testa per un bel po’ su questo disco. A qualcuno potrebbe non andare giù la scelta di aver prediletto l’uso di una drum-machine affiancata a tutti gli altri strumenti. In ogni caso vi ricordo che Oinos non è un batterista qualunque, le partiture che ha scritto è in grado di eseguirle alla perfezione. Difficilmente riesce a frenare la sua voglia di pestare ossessivamente, poche le tracce che frenano la sua maniacale voglia di violenza ("Lunar Crotalus THC" su tutte), ma al contempo ogni singolo brano porta con sé un’anima che riesce a sdoppiarsi con estrema facilità su più territori musicali. Titoli come potete leggere non proprio convenzionali, pazzia che si riflette in ogni singolo secondo, misteriosità celata nell’artwork e nelle atmosfere più eteree. Gemma nascosta d'arte moderna.
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