JEFF AUG: LIVING ROOM SESSIONS

Al quarto disco solista Jeff Aug prosegue sulla difficile strada - sul piano commerciale - del disco interamente acustico esibendosi con il country/funk con cui solitamente si propone. Di spalla in tour a nomi d'eccellenza quali Rush, Queensryche ed al leggendario Allan Holdsworth, Jess riarrangia materiale già scritto e sforna un disco interessante quanto coraggioso che inevitabilmente interesserà solo la schiera di strumentisti o di appassionati della chitarra. Quindici tracce suonate e registrate in un soggiorno/studio - in quello del pianista Murat Parlak(Branford Marsalis tra i tanti), ed il titolo del disco parla abbastanza chiaro - che occasionalmente superano i tre minuti di durata e che da un lato si mostrano suadente e delicate, dall'altro ritmato con i tempi a Jeff cari. Tranquilli, nessuno sbrodolamento sulla tastiera della chitarra, solo brani concisi che tentano di ricavare il massimo da ispirazioni nate e destinate a diversa esecuzione. Lavoro arduo in fatto di arrangiamenti, quindi, che il chitarrista sfoggia con proverbiale naturalezza. Doti tecniche eccelse al servizio della composizione sparate a volte ad alta velocità sempre e soltanto eseguendo il tema centrale del brano e mai in fase solista. Brevi intermezzi lungo il disco fanno pensare ad un'idea più complessa che possa abbracciare una sorta di concept strumentale, ma nelle note di presentazione non vi è traccia. Sta di fatto che il disco ha il suo filo conduttore per come strutturato, e non semplicemente riconducibile alla sua vena funkereccia. Personaggio eclettico, particolare, Jeff partirà presto per una mini tournè di sei concerti in Europa da svolgere nell'arco delle 24 ore nel tentativo di entrare nel Guinness dei primati come l'artista che ha svolto più concerti in una sola giornata. E già questo induce e pensare alla caratura del personaggio. Disco elitario, insomma, solo per pochi e dalla dubbia utilità, ma che potrebbe destare ugualmente la curiosità degli ascoltatori più esigenti e mentalmente aperti.