ARMORED SAINT: Symbol Of Salvation Live
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23/11/2021A trent'anni dalla sua uscita esce la versione live di 'Symbol Of Salvation'. Album particolare nella discografia dei californiani, fu in pratica il canto del cigno della loro fase storica. La band aveva pubblicato i primi tre album su Chrysalis (l'ultimo nel 1987), salvo poi ritrovarsi ad avere problemi di etichetta che allungarono i tempi di pubblicazione dell'album successivo. Come se non fosse bastato, nel 1990 la band perse il proprio chitarrista, David Prichard, che dovette soccombere alla leucemia. 'Symbol Of Salvation' venne quindi dedicato alla memoria dello strumentista scomparso, quando finalmente vide la luce nel 1991. L'album fu un generale successo a livello di critica, non altrettanto di pubblico: il genere era entrato in fase calante di popolarità, e quando gli Anthrax offrirono il posto vacante a John Bush, questi accettò, mettendo di fatto la parola fine alla storia degli Armored Saint. Si riunirono sul finire degli anni '90, incarnando da un punto di vista temporale anche il destino del loro genere musicale, hanno pubblicato nuovi lavori e suonato dal vivo fino ad oggi. Quello che abbiamo qui è allora un eccellente documento dal vivo di una band mai assurta a grandissima popolarità, ma non di meno mai dimenticata nonostante quasi un decennio di silenzio e un conto aperto con la sorte. La prestazione dal vivo è impeccabile, per un disco dal valore storico ed emozionale particolare, come non hanno mancato di sottolineare i membri della band. I 30 anni di esperienza hanno solo giovato a questi musicisti che, John Bush compreso, non hanno perduto nulla dell'energia che li contraddistingue. L'esibizione dal vivo è completata da alcune tracce tratte da un demo del 1989, con il contributo quindi ancora di Prichard. L'album uscirà anche in versione DVD e non temo di esagerare concludendo che questo è un album imperdibile per gli appassionati della band, per i cultori di un certo genere e di una certa epoca, e aggiungendo che questa esibizione dal vivo è forse il modo migliore per avvicinarsi, per chi non avesse la fortuna di conoscerli, ad una delle band più sottovalutate della storia dell'heavy metal.
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