ARCTIC PLATEAU: ON A SAD SUNNY DAY
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14/06/2009Creatura del musicista romano Gianluca Divirgilio, gli Arctic Plateau si muovono su coordinate stilisticamente prossime al post rock ed allo shoegaze. "On A Sad Sunny Day" è il primo lavoro ufficiale, ed è un concentrato di sogni espresso tramite sonorità malinconiche tipiche che dei genere sopra evidenziati, ma che si accosta anche a band come Sigur Ros ed al loro dream pop. In tal caso, però, a farla da padrone è la chitarra di Gianluca, sempre in primo piano e sempre in prima fila a tessere tutte le trame dei brani. Una sorta di one man band aiutata da alcuni musicisti esterni. Fin dal titolo è facile capire l'atmosfera che si imperversa nel disco. Languida e completamente abbandonata alla dolcezza, a quel triste senso di solitudine ed amarezza che si prova guardandosi indietro, consapevoli che non quei tempi non torneranno più. Ma, appunto, è un ricordo che non fa male, che si manifesta tramite il concetto di malinconia visto come il lato felice delle persone fondamentalmente tristi. Concetto molto caro anche a quasi tutta la scena dark-new wave ottantiana. Alla lunga c'è da dire che il disco risulta un po' troppo ripetitivo e che il deja-vu sul finire del lavoro affiora di tanto in tanto. Ma se somministrato a dosi controllate, "On A Sad Sunny Day" potrebbe fortemente diventare la colonna sonora di questa vostra estate, quando in piena notte, con l'afa che vi tormenta e la sere tutte uguali, vi ritrovete con le cuffie ed una bibita ghiacciata a ricordare le giornate al mare di quando eravate bambini e che non torneranno più. Ma vi sentirete in pace con il mondo consci che quello che vi ha riservato la vita fino ad oggi, tutto sommato, non è poi tutto da buttare nel cesso. E questo il mestiere degli Arctic Plateau, lasciare scorrere le emozioni attraverso la musica, sognando di esorcizzare il grigio che contorna le nostre esistenze.
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