ALPHA TIGER: iDentity
data
16/01/2015In un mercato ormai prossimo alla saturazione ci sono gruppi come gli Alpha Tiger che meriterebbero una maggior visibilità nell'odierno panorama heavy teutonico, la cui qualità viene sempre più messa in discussione dall'eccessiva presenza di elementi che non riescono ad andare oltre la mediocrità. La band del frontman Stephen Dietrich (con la timbrica a metà strada tra Dickinson e Kiske), consolida gli evidenti sviluppi avvenuti nella pregressa relese 'Beneath The Surface' dando vita ad una cinquantina di minuti di ottimo materiale sempre e comunque sulla scia del debut albun 'Man Or Machine'. Se i primi brani sono la manifestazione del loro lato più improntato al power che culmina con la muscolare, ma melodica "Long Way of Redemption", con il prosieguo vengono alla luce caratteristiche magari non inedite, ma che riescono a fornire il guizzo vincente a partire dalla notevole title track con quel chorus profumato di class metal garantendo così un maggior equilibrio nella struttura del sound e come diretta conseguenza evidenti benefici in termini di godibilità. I nostri danno il meglio di sè nella magistrale "We Won't Take It Anymore" che centra in pieno il bersaglio intrecciando alla perfezione patterns maideniani con influssi Queensryce, superba la ballad "Closer Than Yesterday" deliziosa nella strofa, avvincente nel refrain quasi in stile melodic hard rock. Il finale è riservato a "Shut Up & Think", una sfuriata che lascia a desiderare in termini di incisivita, ma l'immediato riscatto nella conclusiva "This World Will Burn" mette ancora una volta in primo piano sia l'espressività del cantato sia il certosino lavoro delle twins guitars, abilissime a destreggiarsi nei vari cambi di tempo.
Commenti