AFTER FOREVER: DECIPHER
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21/12/2003Secondo capitolo sulla lunga distanza per gli olandesi After Forever! Con "Decipher" la band si invola decisamente verso lidi più melodici con orientamento al prog...questo non significa, comunque, che si perde traccia delle sonorità prodotte in occasione del debutto "Prison Of Desire", anzi il canto soave di Floor trova maggior spazio su dei tappeti sinfonico/classici ancor più in evidenza. Non mancano, le parti più aggressive dove il cantato torna ad essere a due voci con inserti di growl ad opera del solito Mark Jensen (fratello di Floor); di questo gruppo di canzoni fanno parte certamente le violente "Zenith" ed "Estranged", ma anche la orientaleggiante "My Pledge Of Allegiance" e la alternante "The Key". Pezzo forte del disco sono, però, le parti più ricercate dove emerge il feeling musicale e melodrammatico della musica dei sei olandesi. Brani come "Monolith Of Doubt", "Emphasis" e "Forlorn Hope" lasciano indelebilmente il segno al pari di quelli già menzionati; il senso malinconico e romantico prende il sopravvento inframmezzando le parti più accorate dei brani e disegnando scenari sofferti e arabescamente apocalittici. Con "Imperfect Tenses" si toccano situazioni più intimistiche e da musical, mentre il gioiello più prezioso di tutto il disco è la stupenda "Intrinsic", un bijoux posto nel centro di un forziere carico di tesori splendidi. Nei suoi quasi sette minuti, il brano in questione tratteggia di tinte varie l'intero spettro di emozioni dell'animo umano, forte della immensa interpretazione della bellissima e bravissima Floor, del sapiente tocco growl di Mark e della grande prova dei rimanenti membri della band. Insomma uno dei più bei brani mai scritti ed interpretati in ambito gothic...quando gli allievi superano i maestri (Tristania & Co). Non ci sono altre parole per descrivere ulteriormente un disco diverso ma simile al suo grande predecessore "Prison Of Desire" e per questo classificato alla stessa stregua: una promessa meravigliosamente mantenuta!
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