AEON WINDS: Stormveiled
data
20/08/2019Dopo un primo full-lenght e diverse release minori, tornano questi blackster slovacchi. Il prodotto sa di anni ‘90 ad ogni passaggio, ma è talmente vario e ben eseguito che non risulta stantio neanche per un momento: una dei migliori album di black metal melodico da molto tempo a questa parte. Ogni album del genere corre il rischio di affogare in un esagerato tappeto di tastiere che vanifica qualsiasi altra istanza. Gli Aeon Winds, invece, attingono con abilità a tutto l’armamentario che cominciò ad andare per la maggiore due decenni fa, e riescono a tirarne fuori un prodotto attuale e godibilissimo. Dopo un primo brano strumentale (qualcuno ricorda 'Rabenflug', album d'esordio interamente privo di vocals degli svizzeri Forest Of Fog?), nei brani si ritrovano tutta una serie di influenze note ai più: primi Dimmu Borgir, le atipiche scelte strumentali di certi Sear Bliss, gli accenni folk dei Nokturnal Mortum dell´epoca (prima che questo aspetto prendesse il sopravvento nella loro produzione), un uso interessante delle vocals, fra screams black, accenni di growls death accoppiati ai primi e parti clean che sembrano cercare di avvicinarsi a ICS Vortex o Vintersorg. Non manca qualche reminiscenza anche dei primi Arcturus, ad un certo punto il riffing pare preso paro paro da "Raudt Og Svart". Neanche un paio di tracce ambient ci fanno mancare che, fra Burzum, Aghast e Mortiis, completano questo compendio di black metal melodico di fine millennio. Un album assolutamente da raccomandare, anche a chi (come il sottoscritto) dovesse avere di base una forma di sospetto per la parola "melodia" accostata al genere.
Commenti