A BURIED EXISTENCE: The Dying Breed
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22/04/2011Meno di mezz'ora è passata. L'aspetto più importante che viene fuori ad ascolto terminato è che 'The Dying Breed' riesce a miscelare con sapienza il tipico marchio delle bands di provenienza dei singoli membri qui presenti. E questo è ovviamente un bene. Avere un chitarrista come Gianluca significa riuscire ad avere quella marcia di furia hardcore, gli innesti sperimentali sempre al passo coi tempi, e quella dose quasi futuristica che ha sempre contraddistinto la sua band principale, i Glacial Fear(il riff d'apertura della titletrack non può non ricordare 'Fetish Parade'). Come se non bastasse al microfono ritroviamo una "vecchia" conoscenza, tale Marko dei Land Of Hate, di Uranium 235, e da poco anche nuovo vocalist dei Zora che quindi condividerà l'esperienza col bassista, unico superstite della vecchia formazione. Oltre che nella riuscitissima cover di "Unite" dei Throwdown, la passione per l'hardcore si nota anche nel loro sound. Già da tempo avevo avuto modo di ascoltare in primis il loro promo con 4 tracce presenti anche nel full, oltre al video di "Family Ties", da molto disponibile su piattaforma youtube. Fa capolino un po' ovunque l'amore per i Sepultura annata '93-'96, ma tra un brano e l'altro, come "Public Enemies", o "Reborn In Sick", sanno tirare fuori anche una buona personalità.
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