ARTEMISIA: nuovo album
Prodotto dalla Videoradio, il secondo album degli ArtemisiA conferma la qualità della proposta. Sano e dai sapori psichedelici, arriva l'hard rock melodico dell'affiatato quartetto rock goriziano Gocce d'assenzio: torna il grande rock degli ArtemisiA Gocce d'assenzio (Videoradio, 2010) 11 tracce - 43 minuti Vengono da Gorizia e sono un agguerrito quartetto rock: con Gocce d'assenzio, il loro secondo album, gli ArtemisiA definiscono la propria personalità dosando al meglio feeling e passionalità. Grinta e melodia: queste le due caratteristiche principali del sound rock tutto italiano dei quattro, capitanati dall'esperto chitarrista Vito Flebus. Un lotto di 11 brani che spaziano dallo stoner al rock più melodico, dalla tradizione hard anni '70 alle contaminazioni contemporanee, senza disdegnare ballate acustiche e visioni psichedeliche, in omaggio al nome della band e al titolo del cd. Nati nel 2006 e subito orientati ad una proposta originale e inedita, gli ArtemisiA si fanno notare per il rifiuto delle cover e gli infuocati live-act. In particolare convincono per la rotondità ritmica (Fabio Corsi e Matteo Macuz), la compattezza delle chitarre e la voce carismatica di Anna Ballarin: grazie a queste peculiarità, si fanno avanti a suon di concerti e di lusinghieri piazzamenti in numerosi live-contest. Dopo il primo album ArtemisiA, pubblicato nel 2007 dalla Videoradio, il produttore Beppe Aleo conferma la fiducia nel quartetto friuliano e supporta la creazione del secondo album: Gocce d'assenzio è un disco più convinto e maturo, con ottime fondamenta per un appagante futuro. Gocce d'assenzio è in distribuzione digitale attraverso i più importanti “store” di musica in tutto il mondo (iTunes, NOKIA Music, Emusic, Napster, Amazon ecc.), è disponibile ai concerti del gruppo e nei negozi di dischi grazie alla Videoradio di Beppe Aleo (gloriosa etichetta di Andrea Braido, Trio Bobo, Walter Calloni, La Drummeria ecc.). ArtemisiA: Anna Ballarin: voce Vito Flebus: chitarra e cori Fabio Corsi: basso Matteo Macuz: batteria e percussioni Andrea Bondel: ospite all'organo Hammond e fisarmonica
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