RAMMSTEIN

Chiacchierati, controversi e rumorosi: i tanto attesi Rammstein infuocano lo stadio Euganeo di Padova durante la serata del primo di luglio. Pomeriggio torrido, 44 mila avventori infuocati rimasti caldi per tutta la serata nonostante un modesto rovescio in prima serata. Il massiccio dispiegamento di forze dell'ordine distribuito per tutto il tragitto, dall'autostrada allo stadio, accompagna i fan del gruppo berlinese fino quasi a ridosso del palco dove la scenografia ha un che di tolkieniano: un'imponente costruzione si erge dal palco di dimensioni esagerate, quattro torri di "supporto" pronte a sputare fuoco si alzano tra il prato e le tribune già gremite di spettatori dalle prime ore del pomeriggio. Il sestetto tedesco è anticipato in apertura da un duo tutto al femminile di pianiste che rievocano le hit di Lindemann e compagnia senza però riuscire a stimolare più di tanto la folla in attesa degli headliner. Ore 21 spaccate, tra gli spettatori parte un countdown: è il momento dei Rammstein. Lo show parte con Lindemann che intona "Ramlied" da un palco sopraelevato, si prosegue con "Links 2-3-4" e un susseguirsi di hit che coprono per intero i 30 di carriera della band. L'abbinata di industrial metal e spettacoli pirotecnici era già data per scontata, ma le sensazioni dal vivo lasciano comunque a bocca aperta: ogni vampata scalda l'aria per brevi istanti e l'impressione di star assistendo a qualcosa di monumentale è sempre più netta. La scaletta inanella un crescendo quasi interminabile. È sorprendente ascoltare tutti i presenti urlare a squarciagola brani come "Radio", "Mein Teil" o "Du Hast" in lingua tedesca senza problema alcuno (qualcuno darebbe per scontato la "nostra" difficoltà nel cimentarsi in un linguaggio ostico e poco "musicale" come il tedesco). Lo show prosegue senza intoppi, dritto fino al brano di chiusura "Adieu", perfetto per lasciare estasiati la platea (e spalti); Il frontman Till Lindemann si conferma un vero e proprio showman a 360 gradi, la band tedesca è oramai una macchina ben oliata e funzionante, zero imperfezioni, e l'alto livello coreografico ha un impatto devastante: almeno una volta nella vita bisogna assistere a un loro spettacolo. Due righe a margine le spenderei per riportare qualche dato sull' affluenza, come citato sui giornali locali: 44 mila paganti, di cui 11 mila proveniente da ben 84 nazioni diverse!! L'unica osservazione che mi sento di fare, seppur ridicola al confronto dello show proposto dal sestetto di Berlino, è che uno spettacolo di queste dimensioni (e temperature) necessita sicuramente di un'organizzazione molto rigida, lasciando quindi poco spazio alla "personalizzazione" dell' evento stesso rendendolo meno intimo, ma comunque uno dei migliori eventi a cui io abbia mai assistito.

SETLIST:
Ramlied
Links 2-3-4
Bestrafe mich
Giftig
Sehnsucht
Mein hertz brennt
Puppe
Angst
Zeit
Deutschland (remix)
Deutschland
Radio
Mein teil
Du hast
Sonne
Engel
Ausländer
Du riecsht so gut
Ohne dich
Rammstein
Ich will
Adieu