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MORBID ANGEL

Se mi mettessi a raccontare tutti i casini che mi sono successi prima di questo concerto farei crashare il vostro amatissimo (odiatissimo? apprezzatissimo? indifferentissimo?) hardsounds per l'ennesima volta, quindi è meglio per voi (e per il capo Flames) che glissi alla grande la parte che solitamente narra le vicende pre-concerto e mi appresti a parlare immediatamente della grandissima serata a cui ho assistito e in parte partecipato. A scaldare il poco pubblico inizialmente presente al New Age ci pensano i brasiliani Krisiun che nel tempo a loro disposizione ce la mettono proprio tutta per annientare fisicamente tutti i presenti con macigni di scuola Brutal Death Metal. Il trio pesta senza un attimo di tregua dall'inizio alla fine, Alex cerca continuamente di incitare il pubblico mentre i due fratelli Kolesne dimostrano di avere una precisione veramente invidiabile: Moyses ha una mano sinistra che a contatto con la tastiera diventa quantomeno "inquietante" mentre Max non smentisce minimamente l'ottimo lavoro svolto in studio. In poco più di mezz'ora il combo carioca ha modo di sventrare il pubblico presente eseguendo prevalentemente i pezzi dell'ultimo lavoro; ed ecco che brani come "Thorns Of Heaven","Scourged Centuries", "Ethereal World" (che dal vivo diventa ancora più impressionante), "Murderer", "Works Of Carnage", "Wolfen Tyranny", "Sentinel Of The Fallen Earth" segano in due le gambe di qualsiasi essere vivente gli passi a tiro. In conclusione Max esegue una variante dell'assolo denominato "War Ritual" (presente in "Works Of Carnage"), purtroppo la riproposizione, pur essendo notevole la tecnica strumentale del musicista, non è stata delle più fedeli, complice anche la stanchezza che dopo mezz'ora di blast-beat continuo si è fatta sentire, comunque l'impressione di stare in una trincea la si è avuta eccome. I Krisiun lasciano il palco tra gli applausi meritatissimi del pubblico (che nel frattempo si è fatto più numeroso), il gruppo ideale per aprire un concerto dei Morbid Angel, in una sola parola: brutali. "Respect". [Nicola "Mad Butcher" Marsilio] Ho ben poco da aggiungere a quanto detto dal collega, i Krisiun dal vivo sono semplicemente dei tritacarne, ma è anche vero che l'eccessiva monoliticità della proposta alla lunga stanca e, personalmente, dopo tre o quattro brani mi ero già stufato, anche per la reale difficoltà di distinguere i brani uno dall'altro soprattutto per chi come me possiede solo un album del trio brasilero. Comunque ottimi, con classe e potenza da vendere. [Daniele "Tormentor" Amato] Completamente annichilito dalla prova dei Krisiun dò una veloce occhiata alla setlist dei Morbid Angel appiccicata sul palco e con stupore misto a incazzatura non vedo "Where The slime live" (che dovevo assolutamente vedere dal vivo visto che nel tour di tre anni fa non era stata eseguita), fortunatamente Tormentor mi rincuora indicandomela (ti devo un cuore). Il primo a fare l'ingresso sul palco è Pete "Commando" (con la maglietta dello stupendo "Evil Dead 2" di Raimi, "Inghiotti questo!!!") che viene immediatamente accolto con un boato al primo accenno di doppia cassa, dopo qualche minuto entrano in scena anche gli altri due floridiani più Tony Norman dei MONUMENTALI Monstrosity alla seconda chitarra. L'oscuro riff di "Day Of Suffering" scandisce le prime note di quello che sarà un vero e proprio "Giorno di sofferenza", il pubblico è tutto dalla loro, Tucker conferma di essere un buon frontman e un discreto growler mentre Tony Norman a livello di coinvolgimento con il pubblico e presenza scenica dimostra di essere superiore al pur grande Rutan (per tutta la durata del concerto non abbiamo fatto altro che scambiarci growlate a un metro di distanza); per quanto riguarda gli altri due deathsters non serve proferire verbo per descriverne la grandezza, gli occhi sono tutti puntati su Azagthoth (che sembra stia viaggiando in una dimensione parallela in cui è un tutt'uno con chitarra e pedaliera) e la doppia cassa martoriata di Sandoval. Il suono è abbastanza buono anche se dalle prime file risulta essere leggermente impastato per quanto riguarda le chitarre (problema che avevano riscontrato anche i Krisiun), ma per lo standard medio dei concertifestivals direi con non ci si può lamentare, visto che non ci sono stati i classici incidenti di percorso a cui purtroppo siamo stati troppe volte abituati. Si procede con la splendida "Pain Divine" urlata da gran parte del pubblico e "Striken Arise" a cui faranno seguito in ordine casuale "Within Thy Enemy", "Cleansed In Pestilence", "Beneath The Hollow", "Enshrined By Grace" tutte e cinque dell'ultimo lavoro "Heretic", "Chamber Of Dis", "Lord Of All Fever And Plague", "Bil-Ur Sag" e "Dawn Of The Angry", ovviamente tutti i pezzi vengono eseguiti alla perfezione senza nessuna sbavatura compresi gli allucinanti assoli di Azagthoth. L'apice del concerto lo si è avuto con l'esecuzione di brani del calibro di "Where The Slime Live" (che nel cambio di tempo prima dello stupendo assolo mi ha catapultato al centro del pogo), "God Of Emptiness" e la massacrante "Rapture" con le sue distruttive ripartenze. Tocca a "Chapel Of Ghouls" (con tanto di lungo assolo) chiudere un concerto superlativo con una scaletta altrettanto grandiosa, anche se un pò di amarezza per non aver sentito classici come "Immortal rites", "Blood on my hands", "Dominate", "Abominations", "Blessed Are The Sick"... c'è. Lasciamo il New Age con le corde vocali a pezzi e il solito mal di schiena post concerto ma con la consapevolezza di aver visto un gruppo che da più di 17 anni tiene alta la bandiera del Death Metal più puro. Onore ai Morbid Angel. [Nicola "Mad Butcher" Marsilio"] Signore e signori, stasera è andato in scena IL death metal, protagonisti i Morbid Angel. Scenografia a zero, presenza su palco massiccia e brani che ormai sono scolpiti nel wall of fame della musica estrema. I quattro demoni floridiani fanno il loro ingresso con nonchalance e dopo una breve intro partono a razzo con "Day Of Suffering", subito doppiata da "Pain Divine"; ma lungi da me ripetervi ciò che ha evidenziato il prode Mad Butcher, i Morbid Angel hanno sfoderato una scaletta semplicemente da urlo, pescando a piene mani soprattutto da "Covenant" (quattro brani tra cui la mitica "God Of Emptiness") e dal recente "Heretic" (credo che durante l'esecuzione di "Stricken Arise" sia morto qualcuno...), ignorando del tutto il pur buono "Gateways To Annihilation", dal quale una "Summoning Redemption" ci sarebbe stata bene. Certo se avessi potuto chiedere di più, "Dominate" e "Fall From Grace" avrebbero rappresentato la ciliegina sulla torta, ma non mi azzardo di certo a lamentarmi, non dopo uno dei concerti più spaventosi cui abbia mai assistito. Tucker, anche se leggermente statico sul palco, ha carisma da vendere dietro il microfono, Sandoval è la solita macchinetta da blast-beat che tutti conosciamo, e Azaghtoth un demone posseduto da chissà quali oscure divinità, viste le movenze con cui accompagna i suoi allucinanti assoli. Una menzione d'onore anche per il bravo Tony Norman dei Monstrosity, che ha saputo riempire bene il posto lasciato dall'illustre predecessore Eric Rutan, grazie ad una prestazione tecnica ineccepibile (il simpatico axeman si è dimostrato molto valido anche dal punto di vista solistico) e un feeling verso il pubblico davvero sentito. Una serata da ricordare a lungo, non c'è dubbio... Un saluto finale al pubblico del New Age, come sempre 'gentile ed educato' nel rompere i coglioni ai poveri deficenti (come me ad esempio) che vogliono godersi lo show in santa pace senza ricevere gomitate e testate (intenzionali!) addosso. [Daniele "Tormentor" Amato] MORBID ANGEL setlist Day Of Suffering Pain Divine Beneath The Hollow Within Thy Enemy Curse The Flesh Chambers Of Dis Stricken Arise Where The Slime Live Dawn Of The Angry Bil Ur-Sag World Of Shit Cleansed In Pestilence Lord Of All Fevers And Plagues Rapture God Of Emptiness Enshrined By Grace Chapel Of Ghouls

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