GLI ATROCI
Serata fredda, primi di febbraio, e il Buddha non è certo in una zona particolarmente calda del bresciano. Punto di ritrovo il locale, orario indefinito ma tendente a un vago "il prima possibile" (non si sa mai, i tavoli sono limitati, e se si vuole stare comodi è meglio muoversi per tempo...). Ed è così che, in un posteggio ancora vuoto (posteggio generalmente straripante automobili) recuperiamo il nostro sparuto gruppetto, mettendoci in coda alla cassa: mai coda fu più veloce, ed eccoci subito dentro, in mezzo al nulla. Viene da pensare di aver sbagliato serata. Poi pensiamo "si riempirà": no, in effetti non si riempirà. Comincia l'attesa, destinata a protrarsi a lungo (evidentemente non siamo gli unici a sperare che la folla sia bloccata dal terrificante traffico che è notoriamente solito bloccare le provinciali della bassa bresciana il venerdì sera, o ormai notte, ma diventa difficile capire se queste speranze siano ispirate dalla birra o dal sarcasmo), e con un notevole ritardo sull'orario ufficiale fanno la loro comparsa sul palco loro, i Messia del Metallo, dalla 5° Dimensione con furore, Gli Atroci. E subito si aprono le danze. Come è noto, la Sacra Missione degli Atroci è di portare il Metallo a regnare supremo dopo aver spazzato via qualunque forma di blasfemia musicale: di conseguenza, quale pezzo potrebbe aprire la battaglia meglio di "Fratelli Nella Fede", il programma politico dei Guerrieri? Sul palco i sette indemoniati dano spettacolo, tra cori e coreografie magistralmente orchestrate dal Boia Malefico e il Nano Merlino, mentre il Profeta richiama le folle (sì, è vero, eravamo pochi, ma ALMENO NOI C'ERAVAMO!) alla battaglia, sia questa elettorale ("Fratelli Nella Fede", per l'appunto) o fisica ("I Guerrieri Del Metallo"). Mai la Fede nel Verbo va perduta, siamo tutti spiritualmente chiamati a vivere secondo "I Dieci Metallamenti" (soprattutto l'ultimo, assolutamente fondamentale nella vita e nella morte). E per chi sostiene che il Metallo non ha un'utilità, ci sono anche i consigli per la pratica quotidiana, dalle questioni d'estetica ("Volevo Un Taglio Semplice") alle relazioni familiari ("La Zincatura"), alle truffe telematiche ("Italo Porcu"). Gli Atroci si dimostrano quindi un gruppo dall'immensa versatilità, oltre che dei leader spirituali. Una sola domanda: DOVE DIAVOLO ERAVATE FINITI? Ma è pur vero che l'uomo è fragile, ed i blasfemi non vogliono mai essere salvati. Scaletta Intro Fratelli Nella Fede Curati La Gotta Il Muro I Guerrieri Del Metallo I 10 Metallamenti Ragazzi A Pezzi Peppino l'Usuraio Pezzi Di Panza Vedi Gli Atroci E Poi Muori Voglio Vederti Morire La Zincatura A.I.M. (Alvaro Il Metallaro) Italo Porcu Volevo Un Taglio Semplice I Tuoi Amici Atroci Marcetta
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