You are here: /

SOUL TAKERS

I Soul Takers sono una giovane band milanese... e a giudicare dal loro album di debutto, "Tides", un luminoso futuro il aspetta. Ecco il resoconto di una chiacchierata con la simpaticissima Francesca, chitarrista del gruppo. Ciao Francesca! Allora, per cominciare, puoi presentare i Soul Takers ai nostri lettori? Oh no!!! Non so mai cosa dire... Ok mi impegno... I Soul Takers sono nati alla fine degli anni 90, per mano mia e di mia sorella Federica e, dopo vari avvicendamenti, abbiamo registrato un promo e poi Tides, il nostro primo cd. Io suono la chitarra, sono presenti in formazione batteria, basso, voce, violino, pianoforte ed in registrazione anche violoncello ed una guest singer, Ilaria Taroni degli Anima Naive. A proposito dell'album di esordio, Tides... com'è stato il feedback che avete avuto a livello di pubblico e di critica? Molto buono, direi, anche se ovviamente non mancano mai le critiche. Nel nostro caso abbiamo avuto tante recensioni con voti e giudizi davvero splendidi e qualcun'altra che... diciamo che qulcuno ci ha considerato troppo soporiferi per il metal. "Soporiferi"??? Vabbè... non sono molto d'accordo. Davvero, praticamente l'unico "difetto" o quasi che è stato riscontrato nelle recensioni era che l'impatto è troppo morbido e il tutto un po' lento... meno male che tu non sei d'accordo. Secondo me è un grande album, l'unica pecca che ho riscontrato (come detto anche in sede di recensione) è una certa mancanza di espressività nella voce di Dino... cosa mi dici a proposito? Beh... che per me non è così. Credo che la voce sia il campo più soggettivo in assoluto pensa che la voce è un'alemento altamente emotivo (tu lo sai benissimo per altro, cantando), per cui trovo normale che ad alcuni Dino possa sembrare molto teatrale ed espressivo, e ad alcuni no. Credo che dipenda anche dal tipo di cantato a cui si è abituati: lui ha un cantato pulito ed "impostato" per cui magari chi ama voci più "grezze" (in senso buono) e graffianti può pensarla così. Sai, il metal è bello proprio perchè racchiude così tante sfumature: si va dall'urlato alla lirica, è naturale che uno abbia preferenze per un certo tipo di cantato o un altro. E a livello di ritorno commerciale come sta andando? So che è una brutta domanda, ma la curiosità è tanta... Mah, è ancora difficile dirlo... stiamo ancora aspettando i dati. Quello che sappiamo è moooolto parziale, ma sta andando piuttosto bene, ovviamente sempre tenendo conto che la sitiuazione dell'industria discografica non è delle migliori. Sai che abbiamo notato che ci sono siti da cui si può scaricare il nostro cd e che molti lo hanno messo nei programmi di Share? Senz'altro ci fa piacere, però... è anche un po' deprimente. D'altronde il mercato è quello che è. Potrebbe anche essere una cosa positiva, per voi... per la diffusione del vostro nome. Ma sì, infatti! L'importante è quello, all'inizio. Parliamo proprio della musica, ora... credo che uno degli elementi più importanti del vostro sound siano gli arrangiamenti di pianoforte, che sono abbastanza unici, e la presenza del violino. Sei d'accordo? Sì, abbiamo scelto di far sì che il piano costituisca l'ossatura della canzone, e da quando abbiamo un violinista fisso nel gruppo, anche la sua parte è diventata fondamentale. Anche perchè tutto questo vi rende piuttosto originali nel panorama metal. Già, anche se in realtà non cercavamo l'originalità: anzi ho sempre pensato che l'importante fosse la bellezza di una canzone, il suo potere di comunicare. Abbiamo inserito il piano semplicemente perchè eravamo incuriosite dall'accostamento. Io e Fede abbiamo sempre suonato il piano, così, una volta, in sala prove, il resto del gruppo ci aveva paccato (non erano gli stessi elementi di ora), eravamo depresse e non sapevamo che fare, così, per far passare le 2 ore, visto che nella sala c'era un piano ci siamo messe a suonare la canzone che allora stavamo portando avanti, con piano e chitarra. Capisco... insomma, è nato tutto quasi per caso? Sì, ma era ovvio che prima o poi il piano sarebbe riemerso anche nel nostro lato metal! siamo troppo legate a questo strumento! Anche io quando compongo, uso il piano molto più che la chitarra. A proposito... com'è il passaggio piano-chitarra, per te? Bello, bellissimo! La chitarra è uno strumento troppo esaltante! Quando ho iniziato ad ascoltare metal ho subito pensato che non avrei mai suonato la tastiera e sono stata attratta dalla chitarra per la sua possibilità di esprimere insieme potenza e melodia. Dimenticavo di dirti che all'epoca dell'inserimento del piano nei Soul Takers anche mia sorella suonava la chitarra. All'inizio era un circo: ci alternavamo tra piano e chitarra, poi mia sorella ha avuto dei problemi (per fortuna ora risolti) ad una mano: era l'anno del suo diploma in pianoforte, così ha dovuto abbandonare la chitarra per non sovraccaricare la mano, dato che doveva studiare ore e ore di piano. Comunque io sono contenta così, anche se non è stato facile imparare un altro strumento ed anche ora non è facile portarli avanti entrambi. Immagino... però il vantaggio è che siete intercambiabili, no? Eravamo!!!! Prova a far suonare la chitarra a mia sorella!! Non si ricorda nulla! Senti, tornando all'album... ma per curiosità... come definireste il genere dei Soul Takers? Devo ammettere che mi sono trovato in difficoltà nel recensirlo... Quello che ti posso dire è che un giorno io e Fede abbiamo ascoltato Walls of Jericho: c'era un'incredibile magia in quell'album, ci ha trascinato fino ad un incontenibile desiderio di suonare metal... il risultato è molto distante da Walls... ma non so il perchè... è un percorso che pian piano è arrivato, per ora, a questo stile, ma non saprei, è stato tutto piuttosto naturale e non -voluto. Spesso ci definiscono Gothic, ma nessuno di noi ha mai scelto di fare Gothic. Diciamo che ci piace inserire armonie (e strumenti) provenienti dalla musica classica e qualche tocco Prog, ci piace la teatralità e l'oscurità nella musica per cui, quando componiamo, credo vengano fuori queste caratteristiche. Se aggiungi che siamo sempre tutti un po' depressi... ...stavo giusto per dirlo... la malinconia mi sembra un fattore dominante, in "Tides"... E' vero! E' che quando compongo, così come quando scrivo, è sempre la malinconia dentro di me che emerge. E per quanto riguarda i testi? Voglio dire, c'è un filo conduttore comune o i brani sono slegati tra loro? No... i testi parlano di tante cose diverse, da sensazioni a "citazioni" letterarie. Per esempio 1936 ha tratto spunto da un racconto di Musil, "Percezioni finissime", Tides ha preso spunto da Villon, Blind Dreamers dal Macbeth. A proposito, come mai la scelta del nome dell'album e del video è caduta proprio su Tides? Nome perchè... ci piaceva intitolare l'album "maree", anche se all'inizio non mi esaltava che il nome dell'album fosse lo stesso di una canzone, è una cosa che, non so perchè, non mi è mai piaciuta. Video perchè... è la più corta! Ed anche una delle più lineari come struttura (una canzone come Bitter and Unsaid ad esempio non credo avrebbe funzionato come video). Come mai avete scelto Paolo Lipari come regista? E com'è stato lavorare con lui? Conosco Paolo tramite la Cineteca Italiana, per cui lavoro, sapevo che era una presona moooolto competente, così, un giorno, quando mi ha buttato lì la proposta ho subito colto al volo l'occasione. E' stata una bella esperienza! Considera che, senza budget o quasi, abbiamo dovuto giocare tutto sulla sua abilità nelle riprese e sui suoi abbinamenti con sequenze tratte dai film muti. Una delle cose che mi ha colpito subito di Tides è l'immagine in copertina. E' una delle più belle che io abbia visto negli ultimi anni... come è nata? Sono davvero contenta che la copertina sia piaciuta molto perchè, per la verità, temevamo un po'. Noi abbiamo dato carta bianca a Jarno Lahti, artista che avevamo conosciuto girando nel web dai Summoner (con cui avevamo suonato: lui aveva fatto la grafica del loro cd). La seconda sua proposta è stata questa, non ce l'aspettavamo proprio ma ci è piaciuta subito! Non ci piacevano le immagini troppo pasticciate ed elaborate, questa immagine invece è molto pura e scarna. Eh, infatti. E' meravigliosa proprio nella sua semplicità, secondo me. Domandina personale... quali sono le tue influenze principali, i tuoi artisti preferiti...tra l'altro immagino che tu e Federica abbiate un notevole background musicale anche al di fuori del metal... In campo chitarristico non amo i guitar hero (che, oltre tutto, non potrei neanche emulare!!!): mi piacciono i chitarristi espressivi, Rhandy Roads, Criss Oliva, Loomis, Freeman, Tore Ostby. Riguardo ai gruppi: Savatage, Helloween (fino a Deris escluso), Nevermore, Angra... e tanti altri che al momento non mi vengono in mente. Riguardo alla musica classica Brahms e Chopin e Shostakovich (ha un nome più difficile ancora del chitarrista dei Conception!). Povero Deris, che ti ha fatto? Non mi piace, te l'ho detto, col canto è così soggettivo! Altri dicono che Kiske è anche lui troppo impostato e preferiscono Deris. A me piacciono entrambi... così taglio la testa al toro! Ed Hansen? Ti piace? Sì... ma più come chitarrista che come cantante. Pensa che a me piace anche come cantante... il primo amore non si scorda mai! Tornando alla band... voi avete uno dei batteristi migliori della scena underground, Mauro "Jorgy" De Brasi... com'è lavorare con lui? Beh ci troviamo bene! Con lui come con gli altri, abbiamo un rapporto consolidato da tempo, così quando ci troviamo a lavorare su un pezzo , magari nascono discussioni, ma riusciamo a lavorare bene insieme e ci divertiamo anche! Ci sono anche momenti in cui vorremmo scannarci a vicenda, ma credo che una situazione solida e duratura ti permetta di conoscere meglio le persone con cui suoni ed instaurare un rapporto di stima e di fiducia . Chiaro. Senza dubbio. Siamo quasi alla fine... ma prima di concludere volevo chiederti com'è andata l'esperienza a Rock TV... vi siete divertiti? E soprattutto... la rifareste? Certo che la rifaremmo!!! E' stato troppo divertente. Prima di iniziare eravamo nervosissimi... pensavamo fosse imbarazzante e temevamo di non sapere cosa dire. Invece, anche grazie all'atmosfera simpatica ed informale di Rock TV è stato davvero divertente. Io ed Andrea (bassista) abbiamo anche bissato, conducendo qualche tempo dopo Morning Glory. Wow! Bene, dai, direi che per oggi può bastare... intanto ti faccio tanti auguri per il futuro della band (spero di vedervi presto dal vivo), e poi... vuoi salutare i lettori di HS? Ciao a tutti! Ci fa sempre davvero molto piacere avere a che fare con voi di Hard Sounds! Ciao e grazie! Grazie a voi, a presto!

MANY DESKTOP PUBLISHING PACKAGES AND WEB PAGE EDITORS NOW USE Reviewed by Admin on Jan 6 . L'Amourita serves up traditional wood-fired Neapolitan-style pizza, brought to your table promptly and without fuss. An ideal neighborhood pizza joint. Rating: 4.5

Commenti

Lascia un commento

live report

Appunti01

DEFLORE + OVO
Glitch - Roma

Gli industrial mongers romani festeggiano i 20 anni di carriera presentando il nuovo lavoro 'Defective Music for A Daily Psichosis', sempre su Subsound Records; il più complesso di tutta la loro produzione. L’opera sale alla distanza attraverso t...

Nov 23 2024

2015 Webdesigner Francesco Gnarra - Sito Web