GABRIELE GRAMAGLIA
La vita è fatta di attese e di progetti, piccoli e ambiziosi solo in senso strettamente personale, che sono inevitabilmente destinati a infrangersi sugli scogli della diversità di vedute, sul diverso valore attribuito. Come per la fantomatica doppia intervista a Paul Speckmann e Rogga Johansson, risoltasi in una semplice chiacchierata col primo, in questa occasione mi era balzata alla mente l'idea di voler racchiudere in un unico contenitore tre voci, le tre voci del black metal che più mi stava piacendo in questo momento. E manco a farlo di proposito i tre ragazzi erano tutti giovanissimi. Di Nick Stanger (classe 1997) non ho notizie da diverse settimane, l'ho pressato, ho ottenuto diversi consensi, ma la sua parte d'intervista non so che fine abbia fatto. Pazienza, comunque Ashbringer e il disco 'Yugen' è uno dei migliori dell'anno. Per quanto riguarda Antonio Sanna (classe 1996), mente di Downfall of Nur, è appena uscito un album collaborativo con i Selvans e anche quello va a posizionarsi molto in alto nelle imminenti classifiche dicembrine. Le sue risposte sono parzialmente arrivate e non perdo la speranza. Quello che segue è invece il risultato del terzo grado a Gabriele Gramaglia (classe 1994) che sta dietro a The Clearing Path e a Summit, quest'ultimo fuori con un album veramente bello uscito per I, Voidhanger quest'anno, più vicino al post metal. Tanti spunti e tanta consapevolezza, anche perché Gramaglia ha uno sguardo fisso verso il black più avventuroso che c'è in circolazione (Castevet, Krallice, Caina e via dicendo) e una mentalità che potrebbe farlo uscire molto presto dagli spesso molto ristretti confini del metal italiano, fatto di pressappochismo e provincialismo.
Perché Summit? Cosa vuoi esprimere con 'The Wind That Forestall Thy Return'? Il nome Summit deriva dal nome del libro di Cioran 'Sur Les Cimes Du Desespoir', traducibile in inglese come 'Off The Edge Of Despair' o 'Summit Of Despair'. Col senno di poi lo vedo anche come una specie di "tributo" all’album omonimo dei Thou [bestiali, ndFrag]. Il titolo dell’album invece è piuttosto personale.
Hai fatto tutto da solo, ma in un pezzo c'è un ospite decisamente d’eccezione... Sì, io e Nicholas [Mc Master, dei Krallice] abbiamo una corrispondenza da tempo e da un po’ si è mostrato interessato alle mie produzioni e alla mia musica, così gli ho buttato lì la proposta di cantare quella parte perché la mia timbrica non si presta al tipo di mid-rance growl che avevo in mente per quello spezzone e lui ha accettato con piacere. Non escludo che in futuro possano avvenire altre collaborazioni con lui, ho molta stima di Nicholas come musicista per molte ragioni, alcune delle quali ovvie. Per dire, i Krallice a mio modesto parere sono una delle formazioni più interessanti ed eversive del metal contemporaneo, poi lui ha un modo di scrivere molto diverso dal mio, lo si evince dai pezzi Krallice iniziati dalla sua mano o dalla sua opera nei Geryon. Ha un approccio molto più astratto e strutturato in maniera molto meno convenzionale rispetto a me e quindi in lui vedo una diversità che arricchisce.
Come definiresti la musica di Summit? Post metal, sludge, ambient? Chi sono i riferimenti palesi in quelle canzoni e quali invece noi scribacchini da quattro soldi non indovineremmo mai? Non ho capito per quale motivo mi si accosti spesso a Pelican o a Intronaut, quando la mia influenza più importante in ambito metal è probabilmente l’intera opera di Andrew Hock. Se dovessi parlarti del mio disco metal preferito forse nominerei 'Obsian' dei suoi defunti Castevet (in cui peraltro ha suonato Nicholas stesso dei Krallice) e potrei farti un discorso di un’ora. E’ vero che è una pubblicazione relativamente recente e non facente parte dei pluriosannati anni 90, ma per me l’importanza di quel disco è incredibile, conosco ogni suo secondo, è una composizione estremamente rilevante e unica. Ricco di pathos, di emotività, di perizia, quell’uomo era incredibile nel suo modo di comporre. Traggo qualche ispirazione da una cerchia ristretta di sludge che comprende band tipo i Thou e magari qualcosa arriva dal post metal di Jesu. In qualche modo mi ha aiutato anche la trilogia 777 di Blut Aus Nord, e il lato meno spigoloso dei Gorguts. Per il resto i miei ascolti ispiratori spaziano dal minimalismo di John Adams, al post rock anni 90 di Slint e Bark Psychosis, al rock progressivo di Alan Parson, Genesis, King Crimson, etc, etc, etc.
Dopo alcuni mesi dalla pubblicazione, ne sei soddisfatto? E’ un disco che al momento della stesura aveva un messaggio ben preciso e per questo se lo dovessi riascoltare ora mi sembrerebbe di riguardarmi col cannocchiale. Ad ogni modo sì, in parte, forse cambierei qualcosa come sempre, ma ciò che conta di più per me è che penso che sia un disco molto nostalgico scritto a servizio della suddetta emozione. Probabilmente per questo motivo la cosa che mi ha più fatto piacere sentire a riguardo è stato un ragazzo che mi ha contattato qualche settimana fa dicendomi che l’album gli aveva ricordato i panorami che vedeva da bambino quando viveva in Canada e le sue emozioni che provava in quel tempo.
Come ti chiamano nella scena in cui bazzichi? Per ora al massimo con il mio cognome. Non ho avuto l'arguzia necessaria ad affibiarmi uno pseudonimo tipo Necro-qualcosa.
Perché suoni? Perchè è il vettore più adatto alla mia personalità per esprimere sensazioni e idee. Non sono bravo con le parole. O forse certe cose sono anche inesprimibili a parole ed è meglio così.
Oltre a suonare cosa fai nella vita? Studio alla Scuola Civica di Musica a Milano, quindi respiro tanta musica anche al di fuori dei miei progetti. Ho qualche altro hobbie comunque, mi piace la natura, la montagna, il mare, cerco di farmi sorprendere dalle cose belle della vita. Nonostante quello che è solito sentirsi dire penso che anche le idee più malinconiche per essere partorite in tutta la loro energia necessitino di entusiasmo e di volontà durante il loro sviluppo, e non trovi queste virtù nella depressione più nera.
Ci sono brani non ancora pubblicati e già pronti o quasi pronti? Sto cominciando a lavorare al seguito di 'Abyss Constellation' per The Clearing Path e ho veramente tanto materiale nuovo. Ma sarà il lavoro più massacrante in assoluto (lo dico sempre), quindi penso che mi prenderò una pausetta di riposo visto che ho appena fatto uscire il nuovo disco per Summit e non è stata esattamente una passeggiata. Temo che per completare quella bestia arriverà facilmente il 2018.
Come e dove nasce un tuo pezzo? Nei posti più disparati o hai una metodologia precisa? Dipende quanto hai metabolizzato certe emozioni o certi luoghi che fungono bene da ispiratori. Ovviamente un fantastico panorama alpino o una scogliera a picco sul mare con un tramonto suggestivo riscaldano il cuore ed elevano la mente, ma a volte con la fantasia quei posti possono essere raggiunti anche dal grigiore dei panorami urbani. In ogni caso una metodologia precisa non la ho, a volte mi capita che quando sono in giro debba scrivermi quattro note su un foglio di carta per un'idea sopraggiunta improvvisamente dal nulla e a casa poi svilupparla. Può sembrare strano ma spesso l'ossatura di un mio pezzo è rappresentata dal suo finale, che immagino per primo rispetto a tutta la sua struttura, dopodichè il gioco diventa costruire il suo prologo. Per il mio recente Summit prima di tutto ho letteralmente disegnato picoli sketch che rappresentassero l'ambientazione del concept che ho raccontato ed ho provato a seguirli. Sì, la mia metodologia è decisamente aleatoria.
A quale brano sei più affezionato? Alla sezione finale di 'Abyss Constellation' e all'outro del mio più recente Summit.
Quale tipo di black metal preferisci? Quello che risulta solenne e maestoso senza pacchianeria, come ad esempio l'ultimo Akhlys, i 'Memoria Vetusta' di Blut Aus Nord, Thantifaxath, gli Aosoth, i Deathspell Omega per fare qualche nome. Poi boh ho sempre amato molto i Krallice, ma non penso nemmeno loro si considerino appieno black metal.
Perché molti odiano i Deafheaven? Boh, francamente mi aveva preso un pochettino 'Roads To Judah' quando era uscito, per l'intro post rock di Violet. Non li ho mai amati particolarmente, per il resto. Comunque la risposta più ovvia alla tua domanda penso sia per 'Sunbather'. Se ne sono usciti con una cazzo di copertina rosa! (Tra le altre cose disegnata per loro mi pare da uno degli imperatori del post hardcore risvoltinato e sto parlando del cantante dei Touchè Amore.) Penso abbiano voluto fare una provocazione enorme, alla fine se volessimo definirla in una brutta maniera potremmo chiamarla una mossa di "marketing". Che poi per me sinceramente l'idea della copertina stessa non fu neanche male (mi pare intendessero rappresentare le sfumature di colore che si vedono quando guardi il sole ad occhi chiusi), ovviamente se la utilizzi per un progetto black metal è come tirare un pugno ad un vespaio. Il nuovo invece lo ho ascoltato una volta per curiosità e mi ha lasciato un po' perplesso. Mah.
Gabriele, in Italia lo capiscono il black metal americano? Dipende da che parte vai a sbattere. I defender italioti del USBM penso ascoltino solo Judas Iscariot e le vecchie robe di Xasthur e Leviathan, ma certe persone sono proprio una perdita di tempo. Pare che l'USBM venga apprezzato di più da cerchie non prettamente black metal. In generale comunque non viene capito nè più nè meno di come l'italiano medio possa non capire una mazza di qualsiasi altra cosa (e giuro che con questo non intendo fare un'uscita alla Elarmir, né ergermi a paladino del setticlavio).
Quello del black metal è un ambiente misogino, razzista e fascista? Boh, forse una volta, non lo so. Adesso forse c’è più una tendenza inversa di matrice politicamente corretta repressiva, in ogni caso di solito sono disquisizioni sul nulla cosmico, io vorrei solo essere lasciato in pace e che nessuno mi martori gli zebedei coi suddetti topic.
Ti ha fatto più male lo scioglimento degli Agalloch, degli Altar Of Plagues o dei Castevet? Ironia della sorte sono stato lungamente in contatto con l'ormai ex frontman dei Castevet Andrew Hock che per me è sempre stato come un mentore dal momento che la nostra corrispondenza è iniziata nel 2011 (praticamente gli esordi del suddetto progetto), fin quando si è ritrovato coinvolto in una storiaccia che lo ha costretto ad allontanarsi dai social e da New York e rompere con quello che era il suo progetto nuovo assieme all'ex cantante degli Extra Life (gli Psalm Zero). 'Obsian' dei Castevet come ho detto in precedenza è uno dei miei dischi preferiti di sempre, mi è dispiaciuto un sacco quando si sono sciolti e quando sono venuto a conoscenza del casino che ha coinvolto Hock qualche mese fa. Comunque, ovviamente adoro anche le altre due bands che hai citato ma penso che James Kelly ricombinerà qualcosa con gli AoP in futuro, ha lasciato la porta troppo aperta per non farlo, vedremo. Gli Agalloch penso infine che abbiano detto tutto ciò che potessero dire, quindi va bene così.
Fanno bene i Darkthrone a suonare metal anni Ottanta? Fenriz è una di quelle persone al mondo che può proprio fare il cazzo che vuole. Potrebbe fare anche tango argentino, sarebbe comunque lui.
Secondo te è una coincidenza che The Clearing Path e altri due progetti importantissimi di questi anni come Ashbringer e Downfall of Nur siano accasati presso Avantgarde Music? Penso sia perché Roberto [Mammarella, il boss della Avantgarde] non ha mai fatto mistero di voler puntare anche sui giovani.
Chi fa da sé fa per tre? Per quel che mi riguarda sì. Se potessi però avere qualche aiuto esterno costante in fase di mixaggio non piangerei.
Cosa detesti di te stesso? Che ogni volta che mixo un mio disco io debba andare fuori di testa, non riesco proprio a trovare la quadra.
Cosa ti piace di più della musica degli altri due gruppi che ho citato prima? Onestamente apprezzo più la musica di Downfall of Nur che quella di Ashbringer (senza nulla togliere alla sua opera, sia chiaro, forse anche perchè ho approfondito di più i progressi musicali di Antonio - devo ancora ascoltare Yugen -). Mi piace come la sua attitudine folk non sfoci mai nel ridicolo. La sua musica profuma di Sardegna, di nuraghi, di terra, suona come la risacca del mediterraneo sotto un cielo stellato. Incredibile come sia genuino nella musica che crea e produce.
Cosa non sopporti della loro musica? Non sopportare è esagerato, semmai posso dire che a mio modesto parere Nick abbia fatto male a trasformare il suo progetto da one-man band a vera e propria band, lo trovo rischioso. Non escludo di farlo io stesso in futuro con i miei progetti (più verosimilmente con Summit), ma non prima di aver specificato i ruoli degli altri membri all'interno del gruppo. Se proprio dovessi farlo lo farei alla Wreikmeinster Harmonies. Ad ogni modo quella che ho espresso è un'opinione personalissima e non escludo che possa essere una scelta vincente.
Niklas Kvarforth e Hoest sono soliti avere un atteggiamento molto provocatorio, celeberrimo è il loro bacio sul palco di qualche anno fa. Riesci a tracciare il confine tra il modo di intendere il black metal di Shining e Taake e il tuo? Io sinceramente non ho nemmeno la pretesa di considerarmi "black metal". Penso di vivere in maniera profonda la mia musica e questo mi basta, le provocazioni le lascio ad altri.
Ti hanno mai dato addosso, soprattutto sui social, per esserti esposti in modo "eretico" su alcuni luoghi comuni del black metal o su alcuni dischi reputati intoccabili dalla collettività? Mah sinceramente come ho già affermato in precedenza a me non è che importi troppo di definirmi black metal. Cerco di partorire musica che mi permetta di esprimermi. Questo è quanto mi interessa alla fine.
Perché un ragazzo dovrebbe comprare un cd, magari un tuo cd, a 10-15 euro se può scaricarlo gratis? Per tornare virtualmente indietro verso tempi dimenticati a quando la roba la si fruiva con meno superficialità. No comunque, a me dei soldi non importa granchè, che scarichino pure la nostra musica, ma se vi piace acquistare il disco è un modo sincero per mostrare riconoscenza e calore. Al limite se proprio non volete comprare ciò che vi piace diffonderlo il più possibile è comunque un'azione gradita.
Lo streaming aiuta a far conoscere la tua musica più dei dischi venduti? Non ne ho idea, ma me lo auguro dato che di dischi non se ne vendono più come negli anni 90.
Una battuta sui metallari? Per quelle basta accendere la Mediaset a godersi il primo luogo comune sui metallari che appare alla prima fiction televisiva polizzesca.
La cosa più metal che hai fatto oggi? Di fatto suonare.
La cosa meno metal che hai fatto oggi? Sono uscito di casa con dei pantaloncini da calcetto della Sportika. Però dai avevo su la maglia degli Yellow Eyes, quindi ero abbastanza metal comunque ahah.
Quante volte durante l'intervista hai pensato che le domande non sarebbero mai finite? In verità neanche una volta ahah, almeno non sono state proprio le solite domande.
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