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ALEPH

Gli Aleph sono ormai una band che ha raggiunto uno status di tutto rispetto all'interno della scena estrema nazionale. Il nuovo album 'Thanatos', però, mostra i segni di una progressione stilistica destinata a migliorare ancora diù la loro produzione futura. In pratica, una band in continuo fermento che siamo convinti saprà ancora sorprenderci. Di questi aspetti e di altro ancora ne parliamo in queste breve intervista con Dave, vocalist del gruppo.

Ciao Dave. Leggendo sul web, noto tutti pareri positivi intorno al nuovo 'Thanatos'. Quali sono le vostre sensazioni a riguardo? Soddisfatti? Sì. La maggior parte delle riviste online specializzate ha colto lo spirito del lavoro, e di questo siamo ovviamente tutti molto felici!

'Thanatos' è un album completo, maturo, le canzoni sono lunghe, ed è come se ognuna di queste fosse una singola opera. Era questa la vostra intenzione? Innanzitutto, ti ringrazio per la tua opinione. 'Thanatos' non è un concept album, quindi ogni canzone ha una storia a sé. Ma fatico a vederle separate l’una dall’altra. L’album vuole essere un monolite. Pieno, maledettamente pieno di sfaccettature e tormenti, ma un monolite. Il sound è insolito per gli standard odierni, suona old school, non abbracciamo la religione del trigger o delle chitarre che suonano tutte uguali.

A questo proposito direi che gli Aleph non sono una band death metal canonica. Voi come vi giudicate? Una death metal band che divora tanta musica su un arco di tempo che parte dalla fine dei ’60 fino agli anni ’90, che adora la cinematografia orrorifica e tanto altro ancora. Abbiamo sempre voluto creare qualcosa di unico sulla base di ciò con cui siamo cresciuti. La matrice death metal non vuol esser ortodossa, non avrebbe senso rifare cose già suonate. Abbiamo un’attitudine “sporca” che cerchiamo di rendere grazie alle abilità costruite in anni.

L’attività live nel nostro paese è sempre più difficile da gestire. Voi che sensazioni avete? Che è difficile mantenere alta la motivazione. Che i posti dove si può far musica “bene” (palchi decenti, un adeguato riconoscimento economico) sono pochi, e COSTANO. E che le band sono viste da chi dovrebbe investirci denaro, tempo ed energia, come delle piccole imprese che devono metter fior di quattrini nell’attività sperando in non si sa bene cosa per (almeno) andare in pareggio. Nessun rischio per chi dovrebbe spingere. Succede, quindi, che le band pagano etichette, booking, promoters etc., ricevendo spesso molto meno di quanto abbiano dato. Chiedi a chiunque, è un’esperienza piuttosto condivisa.

Riuscite a suonare fuori dalle mura amiche? Vedi sopra. Suonare fuori è molto soddisfacente, ci dicono. Ma non tutti possono spendere migliaia di euro (esclusi: viaggi, furgoni, pernottamenti etc.) che si aggiungono alle spese “normali” di gestione (registrazioni, art work, prove…). Speriamo di avere opportunità che siano anche sostenibili, ne abbiamo voglia e gran bisogno.

E’ forse presto poter parlare di un nuovo album, ed immagino che 'Thanatos' vi ha portato via parecchio tempo. Tuttavia, state già pensando al prossimo? Ovviamente! Gli Aleph non hanno mai smesso di scrivere e di pensare a ciò che diventeranno.

Nella vostra musica, ed in 'Thanatos' in particolare, vengono fuori diverse sfumature. Quali sono le band che vi hanno influenzato? Celtic Frost, Voivod, Slayer, Death, Candlemass, Black Sabbath, VDGG, Pink Floyd, Coroner…e qui mi fermo.

I vostri migliori cinque dischi di tutti i tempi?
Black Sabbath - 'Masters of Reality;
Slayer - 'Reign in Blood'
Celtic Frost - 'Into the Pandemonium'
Queensryche - 'Operation: Mindcrime'
Obituary - 'The End Complete'
Ma la lista può cambiare da un giorno all’altro, attenzione!

E la band con cui vorreste andare in tour? Tutti quelli sopra!

'Thanatos' mi è piaciuto davvero molto in ogni suo aspetto. A chi vanno i complimenti per l'artwork di copertina? Ad un grandissimo, malatissimo, artista americano di nome Aeron Alfrey. E a noi che gli abbiamo dato suggerimenti e idee varie.

Gli Aleph sono in attività da tanti anni. Qual è il concerto che amate ricordare? Facile. 25 agosto 2016 in supporto ai Vektor (band eccezionale!), al biker’s fest di Cologno al Serio, in provincia di Bergamo. Pubblico caldo e vasto.

Grazie per questa chiacchierata. A voi l’ultima parola. Grazie a te. Ci si vede on the road e a breve pubblicheremo un live ep che non vediamo l’ora di farvi sentire. Ciao!

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