VOIVOD: Lost Machine Live

Registrato in casa propria durante il Quebec City Summer Fest nell'estate 2019, questo disco rappresenta il quarto live per I monumentali Voivod, a 7 anni dalla pubblicazione del precedente “Live At Roadburn”. La tracklist racconta oltre trent’anni di carriera della band canadese e prende brani da diversi dischi del passato, anche se privilegia la promozione dell’ultimo disco pubblicato nel 2018, molto bello tra altro. Ma come antico fan della band avrei desiderato qualche altra traccia dagli album di fine anni '80, che rappresentarano il top della creatività, partendo dal thrash metal più di avanguardia per l’epoca (‘Killing Technology’), passando per intuizioni che definirei prog-industrial di ‘Nothingface’ e ‘Dimension Hatross’ (neologismo che gioca sul bilinguismo anglo francese del Canada, inventato dalle loro menti contorte). Una vera “dimensione atroce”, appunto, che culminerà nel disco più pop, assai vicino ad atmosfere darkwave: ‘Angel Rat’. Di questo periodo, nel live album troviamo qualche brano comunque fenomenale: “Overreaction”, “Into My Hypercube”, “Psychic Vacuum”, “The Prow”. Per il resto, troviamo diversi brani degli ultimi dischi come “Post Society”, “Obsolete Beings’ e “Always Moving”. Il lavoro ha una produzione eccellente, sembra quasi un live studio. Inutile dire che l’interpretazione live dei Voivod è sempre qualcosa di meraviglioso, vista la grande capacità tecnica della band, nonchè la enorme creatività e versatilità band che reputo tra le migliori in assoluto nell’ambito del metal estremo, anche se questa etichetta risulta essere piuttosto limitativa per i quattro del Quebec. Ma si tratta pure di una formazione che avrebbe meritato maggior successo per la classe e la originalità con cui hanno affrontato diversi generi della musica “divergente”. Sempre con un marchio di fabbrica riconoscibilissimo.