LION'S SHARE: DARK HOURS
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27/03/2009A due anni dalla release di 'Emotional Coma' i Lion's Share danno alle stampe il nuovo 'Dark Hours', edito per la Blistering Records, che segna l'effettivo ritorno sulle scene con continuità della band del mastermind Lars Chriss. Questo sesto capitolo della loro carriera rappresenta la naturale evoluzione del percorso intrapreso dal trio svedese dal momento dell'ingresso in line-up in pianta stabile dell'abile singer Patrick Johansson, già attivo con band come Astral Doors e Wuthering Heights con le quali ha ampiamente dimostrato le doti del suo timbro in pieno Dio-style. Come abbiamo detto questo 'Dark Hours' propone un sound che pesca a piene mani dalle atmosfere tipiche della scena Heavy/Classic degli anni '80 intriso di sonorità oscure spalleggiate dalle melodie ariose dei ritornelli che, aiutate da una produzione moderna, danno vita ad un prodotto grintoso e piacevole. Senza troppi fronzoli la band spara una cartuccia dietro l'altra grazie a brani brevi, di tre o quattro minuti al massimo, che sanno arrivare direttamente al punto. Bisognerebbe citare tutto il lotto dei brani per fare qualche esempio, ma nello specifico mi sento di evidenziare take come "Judas Must Die", "The Bottomless Pit", "The Presidio 27" e "Barker Ranch". Senza contare poi il brano migliore del lotto, a parere di chi scrive ovviamente, "Space Scam" ed un altro che mi ha ricordato da vicinissimo gli Astral Doors come "Heavy Cross To Bear". Un disco sopra le righe Metal Melodico ma mica troppo, anzi, trovo questa definizione fin troppo morbida nei confronti del sound aggressivo e "straight-to-the-point" di questi Lion's Share. Un disco facile facile tutto da ascoltare, sicuramente una tra le più belle sorprese di quest'anno.
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