CRYSTAL BALL: Crysteria

Sono ben undici gli album realizzati da questa band di Lucerna, tutto sommato assai prolifica che gode di una notevole considerazione in patria, ma anche in Germania. La loro musica è sempre stata un buon mix di melodic hard & heavy con incursioni nel power, magari un tantino derivativa, ed è forse questa una delle motivazioni per cui i Crystal Ball non hanno avuto occasione di andare al di là di un pubblico di nicchia. 'Crysteria' tuttavia potrebbe cambiare un po' le carte in tavola visto che viene posta maggior cura tanto nel songwriting quanto negli arrangiamenti. Se l'opener "What Part Of No" presenta un bell'impatto, anche se ricalca un po' troppo "Suspended" di 'Deja Voodoo', la situazione va in crescendo con strofa e chorus veramente brillanti in "You Lit My Fire", preludio all'eccellente "Call Of The Wild" dove Steven Mageney viene affiancato da Ronnie Romero per un duo veramente da sballo (il vocalist elvetico regge alla grande non temendo per niente il confronto col più quotato cileno). Impeccabili il duo chitarristico Scott Leach e il nuovo entrato Peter Berger che non sbaglia assolutamente nulla mettendoci capacità tecnica e passione. "Undying" richiama certe cose più legate al power (le sfuriate in questo lavoro stavolta sono assai risicate), anch'essa molto avvincente, mentre i riff, pur seguendo un canone tutto sommato prestabilito, sanno trascinare più che mai e l'intensità vocale di Steven non cede di un millimetr. Anche la title track con l'uso di tastiere leggermente moderno si rivela certamente una gran bella song. Se la prima parte rasenta la perfezione, successivamente i Crystal Ball vanno avanti con un po' più di mestiere, diciamo, ma ciò non toglie che “Sole Conviction” e la dirompente "Crystal Heart" siano due piccole gemme, mettendo ancor più in luce uno stato di forma davvero al top per una band che calca le scene da quasi un trentennio, e che ha portato avanti il proprio discorso sempre con invidiabile costanza e coerenza.