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HALESTORM: The Strange Case of...

data

17/05/2012
92


Genere: Hard Rock
Etichetta: Atlantic Records
Distro:
Anno: 2012

Questa band ha avuto una crescita spaventosa, da quel piccolo gioiello che era il disco d'esordio, continuando l'ascesa con due Ep, uno di cover ed uno di antipasto a questo disco entrambi clamorosi (di cui troviamo qui tutti e quattro i pezzi), finendo oggi con il botto di 'The Strange Case Of...'. La bravura di Lzzy Hale non si discute, interprete eccelente in studio, travolgente dal vivo, ciò che invece inquieta è l'altissimo valore qualitativo dei brani proposti, violenti, duri, ma con un'anima melodica che riesce a fondere una sorta di nu metal/hard rock statunitense, chiamatelo come meglio credete, con l'hard rock melodico: no Heart, nè Robin Beck per una volta, ma più Nickelback, Hinder, oppure assolutamente a tratti come gli Shinedown al femminile misto ad una Morrisette dei periodi più ispirati e Anouck in fase ascendente dove le canzoni vincono su tutto. Dodici pezzi senza l'ombra di un filler non è di certo semplice da produrre, ma la compagine della Pennsylvania ci riesce eccome, già era stato detto che, qualora il full-lenght fosse stato sui livelli dell'Ep dello scorso anno, avremmo avuto il disco dell'anno; in tutta onestà si sono superati, sono andati oltre le più rosee aspettative. Certo è che la produzione di Howard Benson aiuta tanto il risultato finale, pazzesco come quest'uomo sia stato capace di riciclarsi negli anni se pensiamo che è partito con i Pretty Boy Floyd e Bang Tango alla fine degli '80. Come appunti negativi forse c'è da valutare la scaletta, primi quattro pezzi da infarto ("Freak Like Me", "Love Bites" e "Mz. Hyde" sono un uppercut da KO), per poi tirare violentemente il freno a mano con tre ballad (splendide ad onor del vero), risalendo poi con una serie di gioielli da fare invidia ad un negozio di Cartier ("Rock Show" è un pezzo definitivo, straordinario!) findendo con un altro pezzo da novanta ("Here's To Us"). Disco quindi da schiaffo in faccia che fa muovere le chiappe, che fa esaltare l'anima nei momenti piu' tranquilli, che fa stampare nel cervello dell'ascoltatore gli splendidi incisi, che fa arrapare maschietti e femminucce con la voce e la carica sensuali di Lzzy. Da avere la versione deluxe dove troviamo pure quel genio di James Michael che duetta con Mrs. Hale su "Private Parts".

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