EDENSHADE: The Paper Days Ep
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28/02/2010Continuare a portare con se' il proprio passato, e dargli nuova linfa con nuovi elementi, senza perdere la propria identità musicale. È proprio questo che han fatto gli Edenshade, band marchigiana di cui e' pero' rimasto superstite il solo Stefano Wosz. Una vera e propria decimazione della line-up, che non ha pero' permesso di intaccare, quello che è il trademark di una band che in studio non ha mai deluso le aspettative: soprattutto se si pensa che il loro ultimo disco, 'The Lesson Betrayed', definì lo stato ottimale di una band che aveva ancora tanto da dire. Ecco che quest’ultima frase, si realizza al meglio ascoltando questo breve ma ottimo EP, dai toni capaci di offrire sia spiragli di luce che tocchi oscuri: "Words Cannot Penetrate" dipinge perfettamente un mondo in totale contrasto, dove le chitarre giocano a inseguirsi in un caos elegante di voci e muro di suono impenetrabile. Breve fucilate in salsa melodica in "Everything I Painted You", intermezzi acustici, e voglia di sperimentare, provare, e ridefinire, con molto coraggio, nuovi canoni musicali. Perché si, le note sono sette, tutto è già stato scritto, ma la musica non è tutta da buttare, e gli Edenshade son tornati per dimostrarlo.
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